Alitalia, i commissari: “Non abbiamo i fondi per stipendi e quattordicesima”

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MILANO – “A causa della situazione di criticità nella disponibilità di cassa a maggio è stato erogata la prima metà di stipendio. Per la seconda non siamo in grado di erogarlo, perché siamo in attesa di avere una visibilità sui tempi di accredito del finanziamento di 100 milioni”. Così uno dei commissari straordinari di Alitalia, Gabriele Fava, in audizione alla commissione Bilancio della Camera sul decreto Sostegni bis (che stanzia i 100 milioni per Alitalia) ha fatto il punto sul pagamento dei lavoratori della ex compagnia di bandiera.

In mattinata, i sindacati avevano fatto sapere che il 50% degli stipendi di maggio che resta in sospeso non è ancora stato accreditato. Gli stessi commissari avevano spiegato ai lavoratori, il 27 maggio, che, in attesa dell’effettiva erogazione dei finanziamenti per la compagnia, si sarebbe proceduto con il pagamento di metà della busta paga il 28 maggio e la restante parte sarebbe arrivata non appena si avesse avuto chiarezza sui tempi del finanziamento. Si ipotizzava, allora, di poter erogare il saldo entro il 3 giugno. Fava ha chiarito che però le difficoltà di cassa lo impediscono. “Per noi la situazione è critica dal punto di vista economico e giuslavoristico perché adesso avremo anche l’erogazione della quattordicesima. Per noi è vitale avere un’iniezione di liquidità è fondamentale e imprescindibile per far fronte sia alla parte rimanente degli stipendi sia ai prossimi mesi”.

Alitalia-Ita, futuro incerto e sindacati spaccati

Prima di Fava, era stato il commissario Giuseppe Leongrande a fare il punto sulla compagnia. “Sono successe diverse cose dall’ultima volta che ci siamo visti – ha esordito in commissione – Il 2020 è stato impattato in modo molto pesante sull’attività di impresa: per Alitalia abbiamo registrato 6,3 milioni passeggeri rispetto a oltre 21 milioni di movimentazioni del 2019. Abbiamo avuto una perdita di oltre il 70% per la movimentazione passeggeri”. Parlando del flusso di sostegni economici ha detto: “Rispetto a un fondo europeo di 350 milioni, nel 2020 abbiamo avuto un sostegno di 272 milioni circa a fronte di uno shock sui ricavi di oltre 2 miliardi”.

Ed è stato Daniele Santosuosso a spiegare: “E’ indispensabile ottenere altri finanziamenti in attesa che si completi l’iter di definizione con la Commissione” sul dossier Alitalia-Ita. E’ un “quadro impietoso” quello descritto dal commissario, che ha sottolineato “la rigidità con la quale l’Ue sta affrontando l’aspetto concorrenziale” che “non favorisce l’avanzamento”  delle trattative stesse per chiudere la partita. “Chiediamo di avere chiarezza di date, perimetri e procedure” nel passaggio tra la vecchia e nuova compagnia “ma nel frattempo dobbiamo stare in piedi e continuare a offrire un servizio”, ha aggiunto ancora Leogrande. “Prima avviene e meglio è”, ha rimarcato.

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