Allarme spaccate a Bari, paura fra i commercianti del centro: “Speriamo di non essere i prossimi”

Pubblicità
Pubblicità

Appena suona la sveglia i commercianti che gestiscono attività in pieno centro non sanno se sarà il loro turno, se troveranno in frantumi le vetrine della propria attività. Sono tesi e a tratti rassegnati di fronte al fenomeno delle spaccate, che non riesce ad arrestarsi: ieri la scoperta del quarto furto in pochi giorni in centro, il quinto se si conta anche una braceria in via Fanelli. Nessuno si sente escluso dal mirino del prossimo colpo.

Furti con spaccata, Decaro lancia l’allerta a Bari con il prefetto e il questore per l’escalation degli ultimi giorni

“La paura c’è. Ed è diffusa – racconta Gina Totaro, titolare di Piattini Davanguardia in via De Giosa 53 – Questa estate mi hanno rubato un computer in pieno giorno. Abbiamo denunciato, ma nulla è accaduto. Mi chiedo però: cosa rubano? Ormai più nessuno lascia i soldi in cassa, il problema sono i danni. Proprio qui vicino c’è stata una spaccata”.

Ogni esercente intervistato nelle via del centro, ha un commerciante distante al massimo 300 metri che ha subito un danno di questo tipo. In via Imbriani, tra via De Giosa e via Bozzi, si trova “Vintage Gallery”. La titolare, Francesca Iurlo, racconta che l’anno scorso le hanno tranciato l’inferriata e spaccato la vetrina: “Pensavano di rubare soldi, invece ci hanno distrutto mezzo negozio. Hanno ribaltato tutto nella speranza di trovare qualcosa. Abbiamo denunciato l’anno scorso di questi tempi ma nulla è accaduto”. Francesca ha dovuto spendere 1400 euro per danni subiti.

La zona più colpita è il cuore del Murat. In via Dante, la gioielleria Floriana Iacovelli ha rinunciato ad avere una maggiore visibilità dotandosi di serrande con blocchi.“Siamo tutti preoccupati, perché accade sempre più frequentemente”. Un isolato dopo, risalendo via Dante si trova Chinato, la vermuteria aperta da qualche mese a Bari, dove lavora Cosimo Fortunato: “Spaccano vetri, non trovano nulla, e la rabbia degli autori incalza ancora di più. E danneggiano senza motivo le attrezzature che hanno un costo maggiore di una bottiglia. La macchina del ghiaccio più scarsa, ad esempio, costa tra i 7 mila e i 10 mila euro. Speriamo non accada anche a noi”.

Chinato si trova ad un isolato di distanza da “Donna sotto le stelle”, parrucchiere colpito la settimana scorsa per danni che ammontano sui 500 euro, e a 100 metri di distanza dal bar ristorante coreano U’kor, in via Roberto da Bari. Qui un ladro ha portato via il fondo cassa e le mance. Un bottino da 1300 euro. Dal 1983 nella stessa via, al civico 122, risiede il Baretto. “Come si fa a debellare questo fenomeno?. Le telecamere possono aiutare a rintracciare gli autori”. E lo dice a ragion veduta il titolare, Marino De Bellis, che ha filmati del presunto autore della spaccata di Ukor: “Dal riflesso di una macchina parcheggiata si vede un uomo che spacca il vetro nel video” racconta il titolare.

Più si procede dal Murat verso il quartiere Libertà, più le luci dei negozi scarseggiano e le strade si fanno buie. “Domenica pomeriggio non ho aperto perché ero l’unica luce accesa – spiega Anna Chiara Di Mauro, titolare del negozio Thun, in via Marchese di Montrone – La paura sale in serata: non c’è nessuno. Il lunedì è una giornata spettrale. Non mi sento sicura: non c’è più movimento, neanche a livello di pattuglie e di polizie di stato o locale. Chiederei al questore un maggiore controllo. Se già durante il giorno non c’è nessuno non oso immaginare di notte”.

Seppure il problema è diffuso ancora non c’è stata una mobilitazione di gruppo degli esercenti, al limite isolate denunce: “Qui ognuno si fa i fatti propri – racconta Gaetano Viterbo titolare dell’omonimo negozio dedicato all’arredamento in via Putignani – Ho provato ad organizzare qualcosa di gruppo quando a febbraio in 1 mese e mezzo ci sono state 30 spaccate, ma niente da fare”. Lui ha subito danni per via di un furto: hanno rubato anche la merce e ci ha dovuto rimettere 4 mila 500 euro.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *