Allegri: “A me Ronaldo ha detto che rimane”

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Massimiliano Allegri, che prestazione serve domani a Udine?
“La prima di campionato, come dico spesso, è una partita molto difficile perché troviamo una squadra forte fisicamente, che l’anno scorso in campionato sia stata seconda o terza per occasioni da rete concesse, non ha subito gol su angolo. Quindi servirà grande attenzione, sono bravi nel contropiede, giocatori bravi e veloci e sono ben strutturati dietro. Per noi è la prima e dovremo essere pronti sapendo che per tornare da Udine con la vittoria servirà una prestazione solida e tecnica, con grande pazienza. Noioso giocarci contro”.

Come stanno Ronaldo e Cuadrado? Ramsey davanti alla difesa?
“Aaron sta migliorando, dalle prime partite è cresciuto anche se si lascia trasportare dall’azione. Ronaldo non ha giocato giovedì perché gli ho dato mezza giornata di riposo e a Udine ci sarà”

Ci sarà una gestione della Juve e una di Ronaldo o solo della Juve?
“C’è sempre la gestione della squadra, Ronaldo è un valore aggiunto perché garantisce un numero importante di gol. Normale che si debba lavorare di squadra per esaltare le qualità di Ronaldo”

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Locatelli come l’ha visto? Sarà in panchina o in campo?
“Sono contento del suo arrivo perché è cresciuto molto, è diventato un giocatore importante. Non è in condizione ottimale perché ha lavorato poco, avrà bisogno di un po’ di giorni di lavoro: fortunatamente ci sono otto giorni alla prossima partita, domani viene a Udine, se ci sarà bisogno un quarto d’ora o venti minuti potrà farli. Poi ci sarà una settimana per prepararsi alla prossima, poi la sosta e quando rientrerà dalla sosta della nazionale sarà in buone condizioni”

Come ha trovato Bernardeschi? Il suo ruolo è quello in cui l’abbiamo visto o cambierà con Locatelli?
“Con Locatelli non cambiano le cose, Bernardeschi è un giocatore che ha qualità importanti come tutti quelli che sono alla Juve sennò non sarebbero qui. Poi dipende dalle annate, ci sono delle componenti per cui un giocatore può rendere di più o meno. Non si diventa scarsi, Bernardeschi è un ottimo giocatore ma dipende dalla testa: vale per lui, per noi e per tutta la squadra”

Rispetto agli altri anni si sente sempre carico come prima o ha qualche dubbio o incertezza?
“Diciamo che sono un po’ invecchiato, tra l’altro quest’anno hanno richiamato quelli vecchi ad allenare: me, Spalletti, Sarri. Per quanto riguarda dubbi e incertezze devono esserci, creano attenzione, devono esserci soprattutto quando le cose vanno bene. Normale che quest’anno come in tutti gli anni alla Juve si parta per vincere. Intanto cerchiamo di vincerne una alla volta iniziando dalla prima, importante per iniziare bene il campionato. Corto muso? Vince sempre, anche perché sarà un campionato molto equilibrato. Per vincere bisogna viaggiare come le crociere, senza picchi da 100 e cali da 30. Dovremo essere bravi ad avere una buona media che poi ti porta a vincere il campionato”.

Riallacciandosi al discorso scudetto, è d’accordo sul ruolo di favorita per la Juve?
“Di solito la favorita è chi vince lo scudetto, però sappiamo che noi siamo nel gruppo di squadra che puntano a vincere. Ma iniziamo a vincere la prima”

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Dice sempre che si deve giocare bene tecnicamente. Pensa che al di là dell’atteggiamento della squadra sia la tecnica il punto da cui partire?
“I giocatori che ho a disposizione sono molto bravi, sono quelli che ci faranno vincere. Dovremo rispettare gli avversari sapendo che per vincere lo scudetto serve lavoro quotidiano a livello fisico, tecnico e mentale. Per giocare a calcio servono tecnica, equilibrio solidità: arrivare a marzo in corsa vuole dire avere equilibrio. Se non troviamo velocemente un equilibrio saliamo sulle montagne russe e non possiamo competere per il campionato”

Tornando a Ronaldo, dopo i rumors, si può dire che rimane al 100%?
“Si è sempre allenato bene, i rumors li ho letti solo sui giornali. La volontà di andare via dalla Juve non c’è mai stata”

A proposito di rumors, Dybala sta trattando il rinnovo e nelle ultime è stato capitano. Sarà così anche con l’Udinese? Come l’ha visto in questo mese di lavoro?
“Per Paulo vale lo stesso discorso di Bernardeschi. Non si discute per qualità tecniche, quest’anno si è presentato come il primo anno alla Juve, quasi con la voglia di riconquistare la Juve. Lo sa anche lui che le ultime due annate non sono state all’altezza delle sue potenzialità. Si è presentato a livello mentale in maniera diversa e lo sta dimostrando giorno dopo giorno. Paulo è bravo, per giocare a calcio a certi livelli bisogna allenarsi con una certa intensità altrimenti le prestazioni non sono all’altezza delle proprie potenzialità. La fascia? Se gioca si, altrimenti no”.

Lei ritrova la Serie A dopo due anni, la sensazione è che in un mercato difficile i grandi protagonisti saranno gli allenatori. Concorda?
“Chiariamo subito le cose, i protagonisti sono sempre i giocatori. L’allenatore bravo è quello che fa meno danni. Poi dopo tanti anni di conferenze ci divertiremo un po’ di più tra di noi a sfotterci un po’, ma noi dobbiamo essere bravi e metterli nelle condizioni ideali”

Qual è il suo obiettivo? Vuole dimostrare qualcosa in  particolare?
“Non è che devo dimostrare, si lavora per ottenere risultati, cercare di arrivare in fondo e vincere. Quello che conta nel calcio. Attraverso il gioco, la solidità, l’equilibrio: ci sono tante componenti che devono andare tutte insieme. Io non devo dimostrare niente, mi devo solo mettere a disposizione di questa rosa per farla rendere al meglio e dimostrare ogni giorno. Quello che è successo nei miei cinque anni alla Juventus rimane nel museo. Ronaldo ha vinto cinque Palloni d’oro ma se non farà un’annata giusta si ricorderanno di questo. Quello che ha fatto Chiesa agli Europei non se lo porta dietro. Quello che è stato fatto resta nel passato. Le cose fatte rimangono, ma tutti i giorni bisogna mettersi in discussione altrimenti non si vince. Sennò si parla sempre del passato: non “ho fatto”, ma “c’è da fare”. Mettendoci in discussione creiamo i presupposti per rendere meglio”

Ronaldo le ha detto che rimane?
“L’ha detto a me, così chiariamo questa cosa”

Si aspetta qualcosa dal mercato? Pjanic?
“Ci pensa la società con cui siamo in sintonia. Ho detto alla società che sono molto contento dei giocatori che ho a disposizione, ci sono tanti giovani e dobbiamo farli crescere, creare valore. La squadra nello scorso anno ha fatto un buon lavoro, alcuni ragazzi sono cresciuti e dobbiamo continuare su quella strada”.

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