Massimiliano Allegri torna ad allenare la Juve. Si aspetta solo l’ufficialità dal club bianconero, ma in mattinata è stato raggiunto l’accordo verbale fra le parti e a ore è attesa la firma. Il tecnico livornese si era preso qualche giorno per riflettere e valutare le offerte del Real Madrid e dell’Inter. Martedì era sceso in campo nella Partita del cuore a Torino affrontando John Elkann, Andrea Agnelli e Andrea Pirlo. Pirlo viene esonerato dopo una sola stagione, come era già capitato a Sarri: ha un’offerta dal Sassuolo ma per il momento è orientato a rimanere fermo.
Allegri, 53 anni, ha già guidato la Juve dal 2014 al 2019, periodo nel quale ha vinto cinque scudetti, quattro coppe Italia e due supercoppe italiane, con un bilancio 191 vittorie, 43 pari e 37 ko nelle 271 partite in cui ha guidato la squadra bianconera e il 75% dei successi in Serie A. Per lui un contratto triennale, con opzione sul quarto, e il ruolo che aveva desiderato qualche stagione fa, quando il ciclo della sua Juventus era, a suo dire, concluso: avrà infatti ampio potere decisionale e sarà affiancato da Federico Cherubini, sostituto di Paratici, nella ricostruzione bianconera, che punterà su calciatori giovani e promettenti per riaprire un ciclo.
Una forte accelerata necessaria, vista anche la concorrenza dell’Inter, ancora a caccia del sostituito di Conte, e del Real Madrid, dopo che ieri Zidane aveva chiuso la sua esperienza sulla panchina dei Blancos: il presidente bianconero Andrea Agnelli, che dopo il mancato rinnovo di Paratici per il prossimo anno conduce personalmente le trattative di questi giorni, ritroverà un tecnico stimato e un amico, come aveva specificato il giorno dell’addio, trasformatosi dopo gli ultimi eventi in un arrivederci. Il momento è arrivato, Allegri potrebbe essere annunciato nelle prossime ore. Non prima però di aver chiuso il rapporto con Andrea Pirlo, che lascerà la panchina della Juventus dopo un solo anno e la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa, oltre alla qualificazione alla prossima Champions League.
Il divorzio fra la Juventus e Allegri si era consumato nell’estate 2019 anche per la svolta che il ds Fabio Paratici e il vicepresidente Pavel Nedved avevano voluto imprimere alla filosofia bianconera, alla ricerca di un gioco diverso, di respiro più europeo. Per questo la Juve aveva puntato su Sarri e poi sulla scommessa Pirlo. Il mancato rinnovo di Paratici, ufficializzato ieri, ha rimosso uno degli ultimi ostacoli al rientro di Max in bianconero.
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