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Allegri: “Inter ancora favorita per lo scudetto. Decisiva? Lo era di più la partita con la Roma”

Massimiliano Allegri, come arriva la squadra alla sfida con l’Inter? Le vittorie hanno dato una maggior consapevolezza?
“Lo vedremo domani sera, tutto dipende dalla partita che giocheremo ma sarà una bellissima serata. Ci saranno quasi 60.000 spettatori, si vivono le partite in un altro modo, con tante aspettative da parte di tutti. Credo che verrà fuori una bella partita tra squadra importanti. L’Inter secondo me è ancora la favorita per vincere lo scudetto e sarà un test importante contro una squadra forte”.

È già decisiva in ottica campionato?
“Non è decisiva ma ci permetterebbe di fare un salto in avanti e allungare la striscia positiva, ma era molto più decisiva quella con la Roma. Sarà importante, bella da giocare ma c’è tempo per recuperare. Non dobbiamo pensare che una partita deciderà il campionato”.

Dybala giocherà?
“Sarà a disposizione, ha fatto due allenamenti con la squadra. Siamo quasi al completo ed è importante perché abbiamo un po’ di partite prima della sosta”.

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Dopo Juve-Milan era molto arrabbiato per l’impatto dei cambi. Quanto è cambiato in questo mese l’apporto della panchina?
“Danno il contributo che devono dare aiutando i compagni. Già giochiamo ogni tre giorni, con i cambi le partite diventano diverse. All’inizio conoscevo meno i ragazzi e non ero agevolato da questo, ma il merito è loro”.

Dopo due anni di attesa, come sono cambiate le cose a livello di tensione contro l’Inter?
“Diciamo l’attesa di quando giochi una grande partita. Giocare a San Siro, uno stadio imponente, contro l’Inter, specialmente domani con il pubblico: deve essere una bella serata. Ma serve fare risultato per renderla tale. Dopo due anni è emozionante, certe partite sono stimolanti, belle da vivere, hanno il vantaggio che si preparano da sole rispetto a partite in cui devi spingere la squadra. Domani sera non devo neanche dire che è importante, lo sanno anche loro”.

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Sarà importante avere Chiellini in campo? Abbiamo visto Chiesa appannato: ha bisogno di riposare?
“Per la formazione non ho ancora deciso, siamo rientrati giovedì pomeriggio e ieri abbiamo fatto un buon allenamento. Di solito il sabato decido, ma oggi non lo so. Chiesa ha fatto una buona partita, ha tirato diverse volte. Chiellini è pronto per giocare, Bonucci sta bene, De Ligt e Rugani anche: ne devono giocare due. Poi quando De Ligt sarà pronto a giocare nel centro-destra potremo giocare a tre. Poi abbiamo tante partite: Inter, Sassuolo, Verona, Zenit e Fiorentina. C’è spazio per tutti”.

Vuol vedere una Juve che gestisce le partite?
“Non è che la Juve è più a suo agio quando non deve fare la partita. Per giocare a calcio devi saper stoppare, passare, smarcarti bene. Noi sbagliamo queste cose, in certi momenti della partita. Lì devi attivare l’attenzione, devi sempre giocare. In allenamento tutti devono lavorare per non sbagliare neanche una palla. Poi è impossibile. Liedholm racconta che lo stadio applaudì dopo un errore: oggi è impossibile, ma si lavora per questo. Facciamo degli errori tecnici, singoli, sui quali bisogna lavorare e migliorare”.

Quanto è stato vicino all’Inter?
“In due anni acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Mi hanno messo vicino a tanti ma ho scelto la Juventus”.

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Dopo la partita con il Milan ha detto che era importante per loro perché in caso di sconfitta vi avrebbero ammazzati. Pensa la stessa cosa per l’Inter?
“Io credo che in questo momento, vista la classifica, no. Domani non è decisiva, sarà una bellissima partita e una bellissima serata per noi. Arriviamo alla sosta di novembre e vediamo quanto abbiamo rosicchiato: le stagioni si decidono gli ultimi tre mesi, marzo aprile e maggio. Ma bisogna essere lì”.

D’accordo con le parole di Bonucci su Ronaldo?
“Quando hai Ronaldo che fa 30 gol in campionato, è normale che la squadra si appoggi su di lui. Senza Cristiano abbiamo più responsabilità nel cercare i gol”.

In una partita come quella di domani servirà Bernardeschi?
“C’è bisogno di attenzione difensiva, loro sono forti fisicamente e tecnicamente, in uno stadio in cui il pubblico li spingerà. Dovremo essere lucidi  e soprattutto all’inizio bisognerà battagliare e metterla sul piano fisico”.

Dzeko è il più pericoloso dell’Inter? Le sarebbe piaciuto alla Juve?
“Sa giocare a calcio, rifinisce l’azione e fa gol. Con Lautaro forma una bella coppia ma è la squadra che è forte: Barella è cresciuto, Brozovic è diventato un giocatore serio, ma anche Skriniar, De Vrij. L’Inter è ancora la più forte e la favorita per lo scudetto”.

Come sta Rabiot?
“Lo vedo oggi, si è negativizzato ma devo vedere come è uscito dal Covid”.

Come ha visto Arthur in questo periodo?
“Cresciuto molto, alza la qualità della squadra, la velocità del passaggio. Ha fatto due spezzoni, è tanto che non gioca e deve recuperare la condizione. Piano piano gli aumenterò il minutaggio”. 

Non convocati Rabiot e Kean

Della lista dei convocati per Milano non fanno parte Rabiot e Kean. Il francese, che si è negativizzato dal Covid, proseguirà gli allenamenti per ritrovare la miglior condizione. L’attaccante è stato fermato da un affaticamento muscolare.



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