Alluvione, Figliuolo: “Priorità sono messa in sicurezza e aperture scuole. Soldi a chi ha subito danni, non sarà un’altra Irpinia”

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“Serve una messa insicurezza iniziale, per cui ad ottobre con le nuove piogge ci sia un minimo di garanzia. Poi l’apertura delle scuole è uno dei pensieri primari, non averle aperte implicherebbe tragedie di tutti i tipi. Dopodiché parliamo di quella che sarà la ricostruzione: coinvolgeremo i territori, gli esperti e anche il mondo accademico”. Così il commissario straordinario alla ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, in audizione alla commissione Ambiente. 

Per l’emergenza alluvione, alla Struttura commissariale sono affidati un miliardo e 28 milioni per il 2023, 750 milioni per il 2024 e 841 per il 2025.

“In questo momento i ristori sono legati alle ordinanze della Protezione civile. Noi di questo ne stiamo facendo una ricognizione. Su fondi in parte corrente, è chiaro che ove necessario potrebbero essere chieste delle integrazioni”.

“Io vengo dalla Basilicata e purtroppo nel terremoto che colpì negli anni ’80 la Basilicata e l’Irpinia si assistette a fenomeni, che qui sicuramente non capiteranno, però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci informatizzati vanno comunque fatti. Perché abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni”.

“Siamo in una fase di transizione. Sta terminando l’emergenza, ma i suoi riverberi sono ancora in atto. Molti lavori di somma urgenza sono già partiti, mentre altri devono ancora partire”, ma l’urgenza “è quella dei ristori ai comuni, soprattutto a quelli più piccoli che hanno già impiegato quelle poche risorse che avevano a disposizione e quindi si sono esposti finanziariamente”. 

“Vi posso garantire – ha aggiunto – che in questo momento stiamo facendo questa ricognizione” con l’Emilia Romagna e con le altre Regioni “in modo tale da poter poi elargire i finanziamenti per ciò che riguarda la somma urgenza”.

E’ in corso un lavoro per definire un Piano eccezionale per lo smaltimento, entro metà settembre, delle 150.000 tonnellate di rifiuti derivati dall’alluvione, ha informato Figliuolo, aggiungendo che “supporterò la regione nella soluzione per gestione dei macerie e dei fanghi”. Si tratta di un lavoro “da fare in sinergia con i territori e quindi a breve individuerò nei presidenti di regione i subcommissari” all’emergenza.

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