Accadde oggi
Peggy Guggenheim aveva quasi 14 anni — era nata il 26 agosto 1898 — quando papà Benjamin colò a picco “da gentiluomo” sul Titanic. A 21 ereditò la sua quota della fortuna di famiglia: 2,5 milioni di dollari, pari a una quarantina di oggi. Li userà per la sua grande passione: l’arte. La sua filosofia di vita era comprare un’opera al giorno, una routine alla quale non si sottraeva mai. Nel 1940 viveva a Parigi. Avrebbe fatto bene ad andarsene e invece, mentre Hitler invadeva la Norvegia, lei acquistava Uomini in città di Léger. I nazisti erano alle porte e lei si rifiutava di scappare perché voleva Uccello nello spazio di Brancusi. Fuggì giusto in tempo, ma tornò dopo la guerra. Alla fine tradirà la Ville Lumière e andrà a fare l’americana a Venezia. Il 26 agosto 1951 uscì Un americano a Parigi, con Gene Kelly e Leslie Caron. Alla regia Vincente Minnelli, che con Peggy condivideva la sensibilità artistica. Come ha scritto Fernaldo Di Giammatteo, «per lui, come per i surrealisti, l’unica vera realtà è nell’arte».
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(di Luigi Gaetani)
Nati del giorno
Antoine-Laurent de Lavoisier, 26 agosto 1743, chimico, biologo, filosofo ed economista francese
Guillaume Apollinaire, 26 agosto 1880, poeta, scrittore, critico d’arte e drammaturgo
Peggy Guggenheim, 26 agosto 1898, collezionista d’arte e mecenate statunitense
Madre Teresa di Calcutta, 26 agosto 1910, religiosa albanese
Boris Pahor, 26 agosto 1913, scrittore sloveno
Julio Cortázar, 26 agosto 1914, scrittore, poeta, critico letterario, saggista e drammaturgo argentino
Nichi Vendola, 26 agosto 1958, ex politico
Loredana Lecciso, 26 agosto 1972, personaggio televisivo
Macaulay Culkin, 26 agosto 1980, attore e cantante statunitense
Chris Pine, 26 agosto 1980, attore e doppiatore statunitense
Morti del giorno
Cagliostro, 26 agosto 1795, avventuriero, truffatore, alchimista ed esoterista
Junio Valerio Borghese, 26 agosto 1974, militare, politico e nobile
Charles Lindbergh, 26 agosto 1974, aviatore statunitense
Santo del giorno
Sant’Alessandro di Bergamo, militare romano. Fece parte della legione tebea e, secondo alcuni racconti, fu uno dei molti soldati che si rifiutarono di giustiziare i cristiani, andando contro agli ordini dell’imperatore Massimiano. Venne incarcerato a Milano ma riuscì a scappare e a resuscitare, secondo la leggenda, un defunto. Venne infine decapitato a Bergamo il 26 agosto 303.
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