America’s Cup, Bruni l’aquila, Celon il toro: Luna Rossa contro New Zealand con gli animali-simbolo

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Vincendo la seconda regata contro New Zealand, Luna Rossa ha portato nella storia l’Italia della vela che mai aveva vinto più di un punto nell’America’s Cup. Nè col Moro di Venezia nè con Luna Rossa 2000. Ma se dalla storia si vuole sconfinare nella mitologia, anche in questo caso l’equipaggio di Prada è ben attrezzato. Andando in regata, o in battaglia visto che si tratterebbe di miti, accompagnato dagli animali che ne rappresentano carattere, forza, fisionomia. Come nella Bussola d’oro di Philip Pullman, i protagonisti hanno al loro fianco i daimon che ne incarnano l’anima. E su Luna Rossa, gli alter ego del mondo animale viaggiano su caschi attraverso le scorribande contro i neozelandesi, che a loro volta si fanno chiamare kiwi in onore dell’uccellino.

Gilberto Nobili, grinder “orso” 

La moglie artista

Tutto nasce da una componente della spedizione italiana in Nuova Zelanda. Non un velista o un ingegnere, ma una della tante mogli che hanno seguito i mariti prima a Cagliari poi ad Auckland. La moglie artista di “Gillo” Nobili, grinder e operations manager di Luna Rossa. Si chiama Elena Achilli, ha un passato da art director e illustratrice di libri e pubblicazioni scientifiche. Gli anni attorno all’America’s Cup – il marito ne ha vinte tre, due con Oracle e una con New Zealand – l’hanno spinta a disegnare vignette dedicate anche alle rivalità nel mondo della regate. Ma è dall’osservazione del marito che è nata la prima idea. Forte e mansueto come un orso – pesa un quintale per un metro e 92 di altezza – pronto per essere raffigurato nel suo “daimon”. E siccome l’intepretazione è stata apprezzata, l’idea di trasformare tutti i Luna-nauti in animali è venuta naturale.

Let’s Go

Pubblicato da Elena Achilli su Martedì 9 marzo 2021

La piccola torcida del porto

Jimmy Spithill, australiano e amante della boxe in cui si allena, è diventato un canguro coi guantoni. Francesco “Checco” Bruni, col suo tipico viso affilato e tagliato da marinaio dei racconti d’avventura, si è trasformato in un aquila. Romano Battisti, medagliato olimpico nel canottaggio, ha preso la sagoma di un leone, come un toro per la sua forza è diventato Matteo Celon. “Ho voluto legare queste figure con l’istinto animalesco che a volte è nascosto in ognuno di noi” spiega l’artista. Aiutata in questo da ottimi consiglieri come i figli dei membri dell’equipaggio, entusiasti di veder diventare i padri un cartoon. A macchia d’olio, da simbolo da apporre sul casco, si è passati alle magliette e ai cappellini, e pure i componenti del design team e dello shore team hanno chiesto e ottenuto una loro raffigurazione. Ad Auckland è così diventato normale vedere Luna Rossa che esce dal porto e prende il largo, mentre una moltitudine vociante di donne e bambini accompagna lo spettacolo tifando ed esibendo magliette di animali che più o meno significano tutte la stessa cosa: Forza papà.

Le magliette indossate dai figli dei membri del team 

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