Amministrative, centrodestra in lite. Meloni scrive a Salvini: “Mai detto alcun no ai candidati. Vediamoci”

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Il messaggio è partito ieri sera, dopo la puntata di Porta a Porta in cui Matteo Salvini ha detto che, nella partita delle amministrative, “la Lega costruisce e qualcun altro disfa”. Giorgia Meloni ha chiesto al leader della Lega un chiarimento che possa portare a una soluzione nella scelta dei candidati, in particolare per Roma e Milano. Salvini ha attribuito alle resistenze e ai silenzi di Fdi i passi indietro di Bertolaso e Albertini, mentre l’alleato ha fatto notare di non avere mai detto no ad alcuna ipotesi. La presidente di Fratelli d’Italia è tornata a invocare un vertice di centrodestra, che finora il capo del Carroccio non ha convocato.

Centrodestra, candidati sindaco. Salvini: “Sono mesi che cerco di concludere. Ma gli altri dicono sempre no”

I vertici della coalizione non si riuniscono da gennaio. Dopo la formazione del governo Draghi, rispetto al quale Fdi ha deciso di stare all’opposizione, i rapporti si sono interrotti. In un crescendo di tensione: il Copasir, con una presidenza che spetterebbe ai meloniani ma che la Lega non cede, è solo uno dei fronti aperti. Ad allontanare Salvini e Meloni le polemiche attorno alla mozione di sfiducia a Speranza, proposta da Fdi ma non votata dai leghisti, e anche negli ultimi giorni l’iniziativa su una proposta alternativa alla legge Zan, firmata dagli esponenti del “centrodestra di governo” ma non da Fratelli d’Italia.

Ieri Salvini ha fatto un ulteriore affondo, criticando per la prima volta direttamente la linea di Giorgia Meloni. Accusandola, in un’intervista a El Pais, di essere rimasta fuori dall’esecutivo Draghi per “calcoli elettorali”. Sullo sfondo c’è la partita della leadership – e del conseguente ruolo di candidato premier alle prossime Politiche – che è resa più aspra dalla crescita di Fdi, che ormai nei sondaggi non è lontana dal partito di Salvini. In questo clima, è uno dei fondatori di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, a tentare di fare da mediatore: “Capisco il nervosismo di Matteo Salvini ma non è che una posizione aggressiva nei nostri confronti lo aiuta in termini di consensi. Io dico che bisogna vederci e ragionare, perché conviene a tutti far crescere il centrodestra, al di là delle singole posizioni. Mi faccio promotore di un’iniziativa che miri a un organismo di coordinamento dell’intera coalizione, sulle proposte da portare avanti”. Un’idea che si contrappone al raccordo – che ormai c’è – dei soli vertici di Lega e Fdi, ovvero del “centrodestra di governo”. “La soluzione? Deve scoppiare la pace”, ironizza La Russa. Ma al momento le distanze rimangono.

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