La prima fantasia fu puro horror: il corpaccio nudo di un ciccione anziano schiacciato sopra quello, fragile, arreso, offeso e consenziente per necessità di una giovane preda indifesa. Poi il mio pensiero pratico fu, ma come fa quel vecchiaccio di potere nel mondo dello spettacolo, a farsene così tante senza restarci secco? E infine il guizzo maligno della inestinguibile ferocia tra donne: era davvero impossibile dire no grazie, lei mi fa vomitare, se voglio far la diva mi trovo un’altra strada perché sono giovane, bella, intelligente e preparata e me lo merito, e se no pianto lì e mi metto a studiare astrofisica e scelgo un altro mestiere? E se no perché non sbrigarsela il più…
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