Andrea Riello muore per un malore improvviso. Un altro lutto nell’imprenditoria

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MILANO – Ancora un lutto improvviso nell’imprenditoria, a pochi giorni dalla tragedia del fulmine che ha colpito Alberto Balocco. E’ morto stamane Andrea Riello, 60 anni, presidente di Riello Sistemi.

Tra il 2005 e il 2009, Riello era stato presidente di Confindustria Veneto. Nato a Paderno del Grappa (frazione di Pieve del Grappa) nel 1962, dopo la laurea in economia aziendale all’Università Cà Foscari, Riello si era trasferito per alcuni anni all’estero dove si era specializzato in management internazionale. Da tempo guidava una delle aziende di famiglia specializzata nel settore delle macchine utensili, un’attività che sotto la guida dell’imprenditore è arrivata ad avere un fatturato da 120 milioni di euro con oltre 500 collaboratori diretti e vari stabilimenti in Italia e all’estero.

L’industriale dal 2002 occupava anche un seggio nel consiglio direttivo nazionale di Confindustria.

Una figura di spicco dell’industria veneta che ha ricoperto altre importanti cariche fra cui quella di presidente di Federmacchine (2002-2004), la federazione nazionale di Confindustria che riunisce le undici associazioni di categoria dei costruttori di macchinari.

Dal 2006 a marzo 2010 è stato consigliere di amministrazione di Save spa, società quotata alla Borsa di Milano, concessionaria della gestione dell’aeroporto di Venezia. E’ stato anche componente di consiglio di amministrazione di alcune banche, quali Credito Bergamasco-gruppo Banco Popolare e Cassa di risparmio del Veneto-Gruppo Banca Intesa, di Unicredit, nonché presidente della Fondazione Campiello, ente che sottende al premio letterario.

Riello è stato stroncato da un infarto nello stabilimento della società Minerve in provincia di Verona.

Cordoglio immediato dal presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro: “Ci sono notizie che non vorresti mai sentire e la scomparsa di Andrea Riello è una di quelle. Ci legava un sentimento di stima e di amicizia e il fatto che sia venuto a mancare, così all’improvviso, mi lascia totalmente sgomento e pieno di dolore. Voglio esprimere la mia più forte e sincera vicinanza alla famiglia, al papà Pilade, alla mamma Ileana e a tutti i suoi cari, sia a livello personale sia come presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Campiello, realtà che ha guidato prima di me sempre con grande impegno e passione. La stessa passione che metteva nel suo lavoro quotidiano e che ha permesso alla sua azienda di raggiungere risultati straordinari. E’ per me un esempio indimenticabile di uomo e imprenditore. Sentiremo forte e a lungo la sua mancanza, per come ha contribuito con il cuore, l’intelligenza, l’umanità, la visione alla crescita economica e culturale del nostro paese e di tutto il sistema imprenditoriale veneto”.

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