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Anniversario Patti Lateranensi, Draghi e Mattarella alla cerimonia. Al centro dell’incontro pandemia e scuola

CITTÀ DEL VATICANO – Un piano serio per la natalità, l’assegno unico ma fatto bene. Questi due dei temi che i vertici della Chiesa hanno affrontato questo pomeriggio a Palazzo Borromeo durante il bilaterale Italia-Santa Sede in occasione dell’anniversario dei Patti Lateranensi. “C’è stato un confronto ampio, sereno e franco su tutti i temi, dalla famiglia alla scuola. Clima davvero molto costruttivo”, ha detto uscendo il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, confermando che fra le preoccupazioni della Chiesa c’è, oltre alla Dad, anche la scuola paritaria giudicata in Italia troppo penalizzata.

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L’evento è avvenuto in forma diversa rispetto al passato, con i rappresentanti di Italia e Vaticano seduti ben distanziati nel salone dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, tutti rigorosamente in mascherina. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin si sono disposti uno di fianco all’altro, mentre su un lato della stanza si sono messi Bassetti e il segretario generale della Cei monsignor Stefano Russo. Più oltre, i presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il presidente del Consiglio Mario Draghi, quello della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio. Fuori del Salone principale, prima e dopo l’incontro, sono avvenuti fitti e cordiali colloqui a tu per tu, sempre in mascherina, in particolare tra Mattarella e Parolin con loro accanto il ministro degli esteri Luigi Di Maio.

Anche secondo Parolin tra Italia e Santa Sede c’è stata una “conversazione molto serena”. E ancora: “È stato presentato il piano di azione del governo che ci ha trovato molto attenti soprattutto nella volontà di riportare al centro la famiglia e di sostenerla con adeguate politiche familiari”. Dibattuto anche il “tema educativo” con il pressing della Cei sulla “emergenza educativa”. Tra i temi affrontati anche la pandemia “e poi – ha detto ancora Parolin – temi di politica internazionale in vista della presidenza del G20 e della copresidenza della Cop 26 di Glasgow”.

La Santa Sede ha infine insistito sui temi ambientali: “Noi abbiamo sottolineato l’apporto etico della Santa Sede – ha detto Parolin – che è quello di natura etica e di avere un approccio diverso anche sui temi ambientali. Noi pensiamo che il nostro contributo sia sul piano di educazione e su un nuovo stile di vita. Il confronto ci lascia fiduciosi”.



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