Apple pronta a svelare la sua realtà virtuale: in arrivo un visore dedicato per creare un nuovo mercato

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Come si chiamerà il visore per la realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) di Apple? Le ipotesi sono tante, Apple Reality, Apple View, Apple Glass. Ma considerato che quest’ultimo nome non ha portato molta fortuna a Google, che ha ultimamente chiuso il settore dedicato, probabilmente è già da escludere. Eppure secondo le più recenti stime di mercato, il settore dell’AR/VR varrà oltre due miliardi di dollari entro il 2030. Una valutazione probabilmente al ribasso in realtà proprio perché i nomi più “pesanti” della tecnologia non sono ancora entrati davvero sul mercato. Gli unici ad aver tentato sono Meta con la sua gamma Oculus, Microsoft con Hololens e ovviamente Google con i Glass.

Ma quello che manca alla maggior parte di queste piattaforme è un ecosistema consistente di applicazioni e sviluppatori. Ed è proprio lì che Apple potrebbe giocare le sue carte più alte, grazie all’integrazione di questo nuovo visore con iPhone, iPad e Mac, ormai un’unica piattaforma divisa solo da alcune specificità nei sistemi operativi. E quindi, sviluppare applicazioni per questo nuovo dispositivo dovrebbe essere particolarmente semplice data la contiguità con sistemi già affermati, peraltro anche nel settore della realtà aumentata in cui l’azienda di Cupertino è attiva ormai da anni, con gli iPhone e gli iPad dotati di tecnologie apposite (come gli scanner LidAR) e un catalogo di applicazioni professionali già molto vasto.

Apple insomma come già accaduto col Watch punterà non tanto a dominare un mercato esistente ma a costruirne uno che faccia riferimento in modo esclusivo alla sua piattaforma. Sicuramente il dispositivo avrà un lato “leggero” ma è più facile immaginarne le applicazioni più importanti in ambito professionale, mediatico e medico-sanitario. In ogni caso il mondo AR/VR sarà una sfida anche per la potente Mela bianca. Il New York Times ricostruisce attraverso fonti anonime interne ed ex dell’azienda, che il progetto avrebbe avuto un percorso di progettazione e realizzazione non semplice. Secondo calcoli ed indiscrezioni, il device avrà un prezzo di lancio non basso, ma questa non è una novità per Apple. Un entry-level a 3000 dollari però, queste le ipotesi, rappresenterebbe però un debutto per un’elite di utenti. Ma anche qui, si tratterebbe di una prima generazione di un prodotto d’avanguardia di un brand premium, e Apple non ha mai avuto paura di mostrare prezzi importanti, vedi l’ultima generazione di Mac Pro (con le sue costosissime rotelle).

Dipenderà ovviamente dalle tecnologie e dai materiali impiegati e non è difficile ipotizzare un percorso sovrapponibile a quello del Watch, con versioni e accessori specifici e con capacità uniche rispetto ai prodotti concorrenti. Un fattore decisivo sarà l’estetica: sul web girano ovviamente decine di ipotesi grafiche di prototipi, ne pubblichiamo alcune qui. Abbiamo anche provato ad immaginare l’ad di Apple Tim Cook con il visore attraverso l’intelligenza artificiale che, probabilmente superando le attuali possibilità tecnologiche di chiunque, lo immagina come una sorta di casco trasparente.

Il visore dovrebbe essere svelato il 5 giugno nel keynote di apertura della Worldwide Developer Conference, l’appuntamento mondiale dedicato agli sviluppatori. A suggerirlo è la grafica dell’invito all’evento, che mostra una sorta di “campo di visione” multicolore che effettivamente richiama l’idea di un dispositivo indossabile per “vedere” il mondo attraverso gli occhi della tecnologia.

Ma al momento non c’è alcuna certezza e anzi, il visore potrebbe essere il protagonista del keynote, assieme alle nuove versioni dei sistemi operativi Apple, ma anche una “one more thing”, ovvero un’anteprima tradizionalmente destinata alla conclusione del keynote.L’analista Ming-Chi Kuo, uno dei più attivi e affidabili nel panorama dei “veggenti” sul futuro di Apple, twitta che l’azienda avrebbe spostato in avanti il calendario di produzione e di lancio, presumibilmente nell’ultimo quarto del 2023. Naturalmente tutto quello che esiste finora sono congetture e stando ai più spericolati “leaker” online, alcune parti interne di questo fantomatico visore, che ne mostrerebbero almeno sommariamente l’architettura. Anche qui, quello che si vede è tutt’altro che realtà aumentata, anzi è diminuita. Cosa ha in serbo Apple lo sa, come sempre, davvero solo l’inner circle più stretto di Cupertino.

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