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Atletica, Marcell Jacobs escluso dalle nomination di atleta mondiale dell’anno

Incredibile ma vero. Marcell Jacobs è stato escluso dalla lista dei dieci candidati al premio di atleta mondiale dell’anno in campo maschile. World Athletics non ha inserito l’atleta delle Fiamme Oro nonostante Jacobs, nella sua incredibile stagione, abbia conquistato due ori ai Giochi di Tokyo, nei 100 metri e nella staffetta 4×100, e il titolo continentale nei 60 metri. Fuori anche Gianmarco Tamberi che a Tokyo ha conquistato l’oro nel salto in alto assieme a Mutaz Essa Barshim ed è stato il primo italiano a mettere in bacheca la Diamond League.

Giuria internazionale guidata dall’inglese Coe

Evidentemente le imprese dei due azzurri non sono bastate per ottenere la nomination, come ha sottolineato la stessa federazione internazionale guidata da Sebastian Coe, “da una giuria internazionale di esperti di atletica leggera, composta da rappresentanti di tutte e sei le aree continentali”. Tra le dieci nomination figurano sei atleti europei, due africani e due nordamericani. Tra gli atleti del vecchio continente in lizza ci sono, in ordine alfabetico, lo svedese Armand ‘Mondo’ Duplantis, oro olimpico ed europeo indoor di salto con l’asta, il norvegese Jakob Ingebrigtsen, oro ai Giochi, primatista europei e campione europeo indoor dei 1500, il portoghese Pedro Pichardo, oro olimpico e campione europeo al coperto di salto triplo, lo svedese Daniel Stahl, oro olimpico e primatista mondiale stagione del lancio del disco, il greco Miltiadis Tentoglou, oro olimpico, leader mondiale e campione europeo indoor di salto in lungo, e il norvegese Karsten Warholm, oro olimpico e primatista mondiale dei 400 ostacoli. Nomination anche per l’ugandese Joshua Cheptegei (argento olimpico sui 10.000), l’americano Ryan Crouser (oro olimpico, imbattuto nell’anno e primatista mondiale del getto del peso), il keniano Eliud Kipchoge (oro olimpico di maratona) e il canadese Damian Warner (oro olimpico di decathlon).

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Mei: “Stupiti, ma nessun complotto”

“Siamo rimasti stupiti e anche un po’ sorpresi ma non istituiremo un’unità di crisi…” ha commentato il presidente della Fidal, Stefano Mei. “Prendiamo atto della scelta di questa giuria che abbraccia i sei continenti. E’ un giudizio per un premio importante, ma personalmente mi preoccupo dei risultati in pista, non delle onorificenze. Sono altre le cose importanti. Certo, sono rimasto sorpreso ma non ne farei una tragedia”. In un paese di ‘complottisti’, è facile pensare ad una ‘vendetta’ dell’inglese Sebastian Coe, a capo della federazione mondiale di atletica: “Io sono sempre stato un atleta leale, spero lo siano tutti. Detto questo, non penso a un complotto. Se chiamerò Coe? Vedremo nei prossimi giorni”.

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