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Autonomia, Calenda attacca Meloni: scalpo chiesto dalla Lega al governo. La premier non era sovranista?

Dialogante su diversi dossier, come quello della giustizia, ma non sulle riforme. Carlo Calenda presenta la posizione del Terzo Polo alle ‘consultazionì della ministra Elisabetta Casellati e chiude “nettamente” sul presidenzialismo e alle “fughe in avanti” sull’autonomia. Anzi sulle riforme “il governo è in confusione”, ribadisce Calenda scondo il quale, “gli esponenti della maggioranza “a oggi non hanno una proposta: parlano di presidenzialismo ma Calderoli va avanti per conto suo sull’autonomia e poi c’è questo cantiere che parla sostanzialmente della forma istituzionale dell’esecutivo”.

“Alla ministra – chiarisce il leader di Azione – abbiamo detto che siamo nettamente contrari e non disponibili sul presidenzialismo perché la presidenza della Repubblica è l’unica istituzione che gode della fiducia dei cittadini perché rappresenta l’unità dell’Italia. Siamo invece favorevoli al premierato, con un premier che ha più poteri e anche eletto direttamente, e che la legge elettorale può essere a 2 turni proporzionale con un premio di coalizione. E abbiamo detto che secondo noi va fatta di pari passo la discussione sul monocameralismo e che quella sul federalismo non sia separata dall’autonomia”.

Continua Calenda: “Abbiamo rappresentato alla ministra la nostra posizione che è nettissima: delle riforme si deve parlare insieme. Non puoi discutere di presidenzialismo e poi avere Calderoli che va avanti con l’autonomia e poi la legge elettorale. Diventa un macello che provoca uno stato ingovernabile”.

Poi l’attacco: “Il ddl Calderoli è lo scalpo che la Lega chiede al Governo”. “La proposta così come è fatta oggi è sbagliata”, ha sottolineato Calenda, soprattutto per il “Nord, i primi a spaventarsi sono gli imprenditori”. E ancora: “stiamo costruendo un mostro”. La riforma viene raccontata ” come ‘pagherete meno tasse’ ed è una balla”, ha aggiunto. “Autonomia sì se si fa un ragionamento concreto e pragmatico che non raddoppia la complessità del Paese”. “Sono estremamente sorpreso – ha detto poi – che una premier che ha passato tutta la vita a spiegare che era nazionalista, sovranista, non dico fascista perchè non si può dire, diciamo maschiamente sostenitrice dell’unità nazionale sostenga un casino di autonomia che non funzionerà mai”.

Quello con il Terzo Polo è il primo degli incontri con le forze di opposizione della ministra per le Riforme. Al termine del giro – la prossima settimana – Casellati ha annunciato l’intenzione di “fare una riflessione”. Ieri nel vertice di maggioranza con Meloni, vicepremier e ministri competenti, c’è stata una tregua nel governo per il via libera preliminare al disegno di legge sull’autonomia differenziata nelle prossime riunioni del Consiglio dei ministri.



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