Bagnaia concede il bis, a Valencia arriva il secondo mondiale di fila. Martin esagera e va fuori

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VALENCIA – Pecco Bagnaia è campione del mondo: il ducatista vince il gp di Valencia e conferma il titolo iridato dello scorso anno, mentre un Jorge Martin indemoniato dopo due giri di gara rischia di tamponare il rivale e perde un sacco di posizioni, poi finisce nella ghiaia dopo aver mandato gambe all’aria l’incolpevole Marc Marquez. Nella storia della MotoGP, solo Valentino Rossi e il Cannibale catalano erano riusciti a rivincere il mondiale l’anno successivo. Pecco celebra una stagione bellissima che lo ha visto trionfare in 7 gp e 4 sprint race, ma anche salire in 12 altre occasioni sul podio: dopo 9 mesi di corse e 20 appuntamenti chiude con 39 punti di vantaggio su Martinator. Oggi sul podio salgono anche Di Giannantonio e Zarco. Marquez dopo 11 anni e 6 titoli nella classe regina dice addio alla Honda, la prossima stagione correrà con una Ducati del team Gresini: tutto suggerisce che sarà lui grande avversario di Bagnaia.

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Bagnaia se ne va, ma Martin è indemoniato

Al via, Pecco capitalizza la pole e si mette davanti ma il grande protagonista è Martin, che dalla sesta posizione in 2 curve è già alle spalle di Bagnaia: all’inizio del 3° giro lo spagnolo è talmente appiccicato alla ruota del campione in carica che viene risucchiato dal vuoto d’aria, così come era accaduto domenica scora al piemontese con Di Giannantonio. Martinator evita di centimetri lo scontro però va larghissimo, e ricomincia dalla ottava posizione.

Jorge nella ghiaia, Pecco è ancora campione

Intrappolato tra gli inseguitori, lo sfidante sembra indemoniato: un primo sorpasso, poi alla quarta curva del sesto giro è preda dell’adrenalina e cercando di attaccare all’interno finisce per centrare l’incolpevole Marc Marquez, che viene scaraventato fuori pista in un impressionante capitombolo mentre il pilota della Pramac si pianta nella ghiaia. Addio gara, addio corsa per il titolo: Bagnaia è campione del mondo. Mentre il Cannibale si rialza zoppicando, Jorge accetta un passaggio in sella ad uno scooter fino allo scooter: lo aspetta Paolo Campinoti, il team principal, lo abbraccia, e così Claudio Domenicali, ceo Ducati, il dg di Borgo Panigale, Gigi Dall’Igna, anche Carmelo Ezpeleta, il numero uno della Dorna. Tutti applaudono.

Borsoi: “E’ stata comunque una stagione meravigliosa”

Gino Borsoi, team manager Pramac, allarga le braccia: “E’ stata una stagione meravigliosa, da ricordare: ci siamo giocati il mondiale fino all’ultimo, più di così non potevamo fare. Sono successe cose che non potevamo controllare, non abbiamo mai mollato: purtroppo, nelle gare il vincitore è sempre uno solo”. Il suo omologo nella Ducati ufficiale, Davide Tardozzi, rende onore agli avversari: “Dispiace per Jorge, sarebbe stato più bello vincere con lui in pista. Dobbiamo riconoscere che ha fatto un grande campionato, grazie anche a Borsoi: continuerà ad essere uno dei leader del motomondiale. Ma ora, festeggiamo Pecco”.

Bagnaia festeggia la vittoria del Mondiale

Di Giannantonio secondo. Comincia la festa

Quando dal muretto gli dicono che il suo rivale è out, forse Pecco si rilassa: viene superato dalle Ktm di Miller e Binder, poi il sudafricano va largo e perde un sacco di posizioni. A 9 giri dal termine Miller comincia ad essere in difficoltà e all’improvviso perde il controllo, finendo a sua volta nella ghiaia. Bagnaia si ritrova in testa, nel finale si fa sotto Zarco ma c’è anche un Di Giannantonio che dopo la vittoria in Qatar non ha perso l’appetito. Pecco taglia il traguardo, riceve l’abbraccio di Valentino Rossi: è il terzo mondiale della sua carriera, compreso quello di Moto2 del 2018. Gli amici gli hanno preparato una coreografia, con un canestro da basket: schiaccia il pallone, s’infila al titolo il secondo anello iridato della MotoGP. Comincia la festa.

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