Bagnaia: “Punti buttati, sono stato un imbecille”

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MOTEGI – Che rimpianti. Con un Quartararo che continua ad essere in difficoltà – “Sono frustrato”, confessa il francese -, questa poteva essere una grande occasione per Bagnaia e Aleix Espargarò. Invece. Pecco non si assolve: “Sono stato troppo ambizioso. Buttare via così dei punti importanti non è corretto: anche per il gran lavoro che fa sempre la mia squadra”. Rialzandosi dalla ghiaia dopo la caduta, si è applaudito ironicamente: “Sono stato un imbecille, è stato un grande errore”. E il quinto ‘zero’ della stagione. “In queste situazioni devo imparare ad essere più freddo, glaciale”. Racconta una gara da dimenticare. “E’ stato tutto molto complicato: stranamente non avevo trazione, la sola cosa possibile era frenare forte ma così si è alzata la pressione della gomma davanti. Ho avuto bisogno di tempo, per rimettere le cose a posto: ho recuperato, ho insistito nel finale”. L’ultimo giro. “Volevo passare Fabio e anche Vinales: avevo visto il sorpasso, ma non ci stavo dentro. Avrei dovuto aspettare di essere più vicino”. Una domenica da dimenticare. “L’unica cosa buona è che non ho steso Quartararo, non sarebbe stato giusto. Per fortuna Aleix non ha preso punti e Fabi era in difficoltà: tutto sommato mi è andata bene, non possiamo essere troppo arrabbiati”.

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Aleix, che errore l’Aprilia: “Sono molto triste”

Aleix Espargarò sta pure peggio di Pecco. Adesso è a -25 dal leader della classifica. “Oggi ero più veloce di Quartararo e Bagnaia, e non è una cosa che accade spesso: potevo vincere, salire sul podio. Sarei arrivato in Thailandia in testa alla classifica”. Ma cosa è accaduto, prima del via? “Hanno dimenticato di togliere dalla mia moto la eco-mappa che abbassa i giri, per non consumare benzina. La seconda Aprilia su cui sono saltato al volo, aveva gomme sbagliate. Peccato”. Quel drammatico giro di allineamento. “Ho capito subito qual era il problema. Ho provato a schiacciare tutti i bottoni, spegnere la centralina, alzare i giri. Niente da fare”. Che delitto. “Sono molto triste, perché insieme all’Aprilia stiamo facendo un grande lavoro: io non sono Marc Marquez, l’Aprilia non è la Ducati. Eppure siamo lì. Sarei arrivato leader in Thailandia”.

Quartararo sorride a metà: “Così non mi piace”

Quartararo sorride a metà. “Oggi mi aspettavo molto di più sul passo, speravo di avere una trazione migliore”. Tutta la corsa dietro all’Aprilia di Vinales. “Era difficile sorpassare, ero frustrato. Quando siamo dietro, è sempre difficile”. Ottavo, una gara anonima. Però ha allungato in classifica su tutti gli altri. “Abbiamo preso un po’ di punti, ma così non mi piace. Non devo mollare”. E’ determinato. “Sono pronto per la Thailandia”. Fa i complimenti a Miller. L’australiano è l’uomo più felice del mondo: “La più bella gara della mia vita, dall’inizio alla fine senza fare errori. Una giornata incredibile. Alla fine, quando sei davanti devi soprattutto lottare coi tuoi demoni. Che stress. Ma un giro dopo l’altro mi sentivo sempre meglio. La moto ha funzionato benissimo fin dall’inizio”.

Il podio del Gp del Giappone: da sinistra, Binder, Miller e Martin

Il podio del Gp del Giappone: da sinistra, Binder, Miller e Martin (ansa)

“Non ho provato dolore”: la felicità di Marquez

Si può vincere anche senza salire sul podio. Chiedete un po’ a Marc Marquez, che sulla pista asciutta – dopo il lungo stop e la quarta operazione – ha chiuso addirittura in crescendo. “Per la prima volta dopo tanto tempo, ho avvertito la stanchezza ma non il dolore”, sorride il Cannibale. “Psicologicamente, è molto importante. Oggi abbiamo lavorato molto bene, su questa pista le debolezze della Honda non si vedevano. Abbiamo fatto una gara costante: ho fatto un errore nel primo giro, poi ho cambiato la mappa e tutto si è sistemato. Ho attaccato Oliveira nel finale, era da una vita che non sorpassavo negli ultimi giri”. Dice che il 4° posto non è un gran risultato. Incontentabile. “Però sono di nuovo felice”.

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