Bagno di folla a Bologna, di Mahmood il finale di Repubblica delle Idee

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“Il futuro incerto? I risultati arrivano con l’impegno, se uno è determinato. Penso sia importante non ascoltare tanti pareri, meglio chiederli solo ai migliori amici, ai famigliari. Poi sentire tanto l’istinto. E impegnarsi”. È Alessandro Mahmood, 29 anni e due volte vincitore di Sanremo a chiudere questi tre giorni di Repubblica delle Idee, a Bologna, intervistato dal direttore Maurizio Molinari, si rivolge ai tanti coetanei che hanno riempito queste giornate. Una festa di giovani, anche, dove si è parlato spesso di cittadinanza e di diritti.

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“Per me è importante schierarsi con le minoranze. Già cinque anni fa cantavo al Pride di Milano. E mi fa piacere che anche Repubblica abbia partecipato quest’anno. Sono contento di essere qui”, dice il cantante in una piazza Maggiore gremita, piena di energia. Parla del rapporto con i social, dell’ispirazione, che gli viene anche da Raymond Carver, il suo scrittore preferito. Della vittoria dell’Ucraina all’Eurovision: “Era giusto così”.

RepIdee 2022, la seconda giornata di incontri guardando al mondo e al futuro

Eccola, l’ultima foto-ricordo di questa maratona di eventi, dibattiti, musica e politica. A sera, il Crescentone è pieno per il commissario Ue Paolo Gentiloni, il governatore Bonaccini e l’ad di Eni Claudio Descalzi (interrotti dalla protesta-lampo di Extincion Rebellion), poi tocca alla vicepresidente della Regione Elly Schlein e al cardinale Matteo Zuppi.

È stato bello. Bello discutere da vicino con filosofi, artisti e tutte le nostre firme, nei workshop. E belle le piazze, vissute finalmente con più libertà. In una giornata, l’ultima, che ha visto sul palco anche due giovani amministratrici, la vicesindaca di Bologna Emily Clancy e la neo-sindaca di Budrio, Debora Badiali, che dice: “Da donna devi spingere, se sei giovane di più”. E Clancy, che confida: “In giunta facciamo una multa di 5 euro per ogni commento sessista”. Quando Concita De Gregorio legge la sua lettera a una ragazza del futuro, accompagnata dalla chitarra di Erica Mou, l’emozione è palpabile: “Sii appassionata e gentile”, scandisce. Una signora, Arianna Ortigari, uscendo, racconta che lei quel libro l’ha regalato alla nipotina. Ma si è parlato pure di ambiente, con l’attivista Diletta Bellotti, che invita a “inceppare la macchina mortale del presente”.

RepIdee 2022, “Lettera a una ragazza del futuro” con Concita De Gregorio ed Erica Mou

A descrivere la democrazia in epoca social ci pensa Filippo Ceccarelli: “Ho cominciato con Moro – sorride – e ho proseguito con Lele Mora, poi sono arrivati questi qua. Dileggiarli è facile, ma per uscirne bisogna mettersi nei loro panni”. Per ascoltarlo Annunziata, 48 anni, è partita all’alba, da Roma: “Sono una fan”. E di democrazia parlano anche Chiara Valerio e Gustavo Zagrebelsky. “È un luogo dove ci si confronta con l’animo agitato – dice lui – e spirito critico”. Lei scherza: “Sono cresciuta con Pollon, avete presente? I cartoni sugli dei sono bellissimi, ecco perché la democrazia non può trasformare in etichetta ciò che va riempito di corpi. Ma come facciamo a metterci i corpi, se ai referendum non capivi che… andavi a votare?”.

RepIdee 2022, a Bologna il laboratorio dell’Italia che cambia

A sera, lo scrittore David Grossman, intervistato dal direttore Molinari, confida: “Da piccolo vivevo sott’acqua, immaginando eroi straordinari. La fantasia è stata la mia salvezza”. Alla fine il palco è tutto per Mahmood, che canta: “Qui vivo nel dramma/tra la vita e il karma”. Arrivederci all’anno prossimo.

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