VALENCIA – Dopo il traguardo viene circondato dagli altri piloti. Vogliono scortarlo, per un giro ancora. E’ il tributo a Valentino Rossi, mentre nel suo box, insieme alla fidanzata, piangono meccanici e tecnici. I tifosi presenti al circuito Ricardo Tormo – tutti, sono 75.000! – s’alzano in piedi per un lunghissimo applauso. Il Doc rallenta, si ferma in pista davanti a un gruppetto di amici e tifosi con la parrucca gialla che gli fanno festa, saltano indemoniati. Bandiere e fumogeni, petardi. Abbracci, saluti. Le moto che sgasano. Valentino saluta il pubblico, entra in pit lane. Quelli della Suzuki gli hanno preparato un altro mini-traguardo, con sopra scritto: “Grazie per lo spettacolo!”. E lui lo taglia, poi scende e viene preso sulle spalle. Si toglie il casco. Che emozione. Quando finalmente lo rimettono a terra, gli fanno i complimenti per l’ultima gara: decimo. “Mica male, no?”, sorride. Nel box Petronas sono altre lacrime, baci, canti: “Valentino uno di noi!”. Quindi il saluto fraterno con Danilo Petrucci, 2 gp vinti in carriera con la Ducati: anche lui oggi dice addio alla motoGP. Intanto, sullo schermo degli organizzatori del motomondiale scorrono i saluti da tutto il mondo per il campione di Tavullia: Tom Cruise, Louis Hamilton, Roger Federer, Andrea Pirlo, Max Verstappen e mille altri ancora. “Grazie Vale”. La festa è appena cominciata.
Valentino Rossi, l’ultima gara della carriera
A Valencia si è chiuso il mondiale MotoGp – vinto da alcune settimane da Quartararo – ma soprattutto si è chiusa la leggendaria carriera di Valentino Rossi. Il Dottore ha chiuso al decimo posto e al termine della gara è stato festeggiato da tutti. Dalla gente sugli spalti e dai suoi colleghi che lo hanno atteso in pista per salutarlo. Quartararo ha fatto un giro in pista con la bandiera gialla in omaggio al Dottore, sul circuito sono partiti i fuochi artificio e i fumogeni con Valentino che ha compiuto poi un giro d’onore prima di raggiungere il box. Bagnaia, vincitore della corsa, ha dedicato il successo a Valentino “per tutto quello che ha fatto”.
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