Barcellona, è una videomaker di Torino l’anarchica accusata di tentato omicidio per l’incendio di un furgone della polizia

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Si chiama Sara Casiccia l’anarchica 35enne di Torino tra i sei italiani arrestati sabato durante gli scontri scoppiati a Barcellona, in Spagna, per le manifestazioni di protesta che seguono l’arresto del rapper Pablo Hasel. Secondo i Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, la donna, appartenente ai gruppi di squatter torinesi, sabato scorso sulla Rambla avrebbe cosparso un furgone delle squadre antisommossa dei vigili urbani con acquaragia prima che venisse lanciata una molotov per incendiare il mezzo. 

L’accusa per lei sarebbe di tentato omicidio, visto che un agente si trovava seduto al posto di guida all’interno del mezzo in fiamme. La stessa accusa è stata formulata anche nei confronti di un altro detenuto, mentre i restanti quattro dovranno rispondere di “appartenenza a gruppo criminale, disordini pubblici e danni”.

Casiccia che vive a Barcellona farebbe parte di un gruppo di antagonisti che sostengono la causa della liberazione del rapper. Qualcuno sarebbe partito appositamente dall’Italia per partecipare alle manifestazioni, la donna che risponde dell’accusa più pesante insieme a un altro italiano, è invece stabilmente a Barcellona da qualche tempo dove fa la videomaker. Domani è stato fissato l’interrogatorio di garanzia per lei e per gli altri cinque arrestati di cui quattro sarebbero di origine piemontese (oltre a Casiccia, sono finiti in manette Luca Callegarini, Alberto Frisetti e Ermanno Cagnassone). Sono tutti di età compresa tra i 28 e i 35 anni.

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