Bayern Monaco, stipendio tagliato ai giocatori non vaccinati

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La lotta al Covid prosegue senza sosta e segnali decisi arrivano anche dal mondo del calcio. In Germania, dove è in corso una violenta quarta ondata di contagi, il Bayern Monaco ha deciso di ridurre gli stipendi ai calciatori non vaccinati e posti in quarantena. Una misura della quale farà le spese Joshua Kimmich, in isolamento per la seconda volta in pochi giorni dopo essere entrato di nuovo in contatto con persone contagiate. Il 26enne centrocampista tedesco, infatti, era appena uscito dalla quarantena a seguito della positività di Niklas Suele, non potendo scendere in campo venerdì nella sconfitta per 2-1 incassata dal Bayern ad Augusta. Secondo quanto riferito dal settimanale ‘Bild am Sonntag’, i dirigenti del club campione di Germania hanno informato Kimmich e altri quattro compagni di squadra non ancora vaccinati (Gnabry, Musiala, Choupo-Moting e Cuisance) che i loro stipendi saranno ridotti se posti in isolamento.

Il caso Kimmich, che ha scelto di non farsi vaccinare per “motivi personali”, ha acceso il dibattito in Germania. I tassi di contagio, infatti, questa settimana hanno raggiunto livelli record. I governi regionali di Baviera e Sassonia, tra i più colpiti dalla recrudescenza della pandemia, hanno annunciato la cancellazione di tutti i mercatini di Natale, oltre ad altre restrizioni. La cancelliera uscente Angela Merkel e i capi delle Regioni, in particolare, hanno deciso di applicare la regola ‘2G’ su tutto il territorio, non appena la soglia di ricovero supererà i tre pazienti Covid ogni 100 mila abitanti. Questa norma consente solo a vaccinati e guariti di accedere ai luoghi pubblici, compresi quelli dove si svolgono eventi sportivi.

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