Bellocchio, Moretti, Rohrwacher: “les italiens” in gara a Cannes per la Champions del cinema d’autore

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CANNES — E da oggi, al Festival di Cannes, arrivano “les italiens”. Si parte con Rapito, il nuovo film di Marco Bellocchio dedicato al caso di Edgardo Mortara, il bambino ebreo rapito nel 1858 per ordine di Papa Pio IX: tappeto rosso stasera alle 22, a domani (o stanotte, a proiezione finita) per le recensioni. Domani, mercoledì 24 maggio, mentre il Piave mormora (metafora patriottica…), toccherà a Il sol dell’avvenire, il film di Nanni Moretti del quale sapete già tutto. Venerdì 26, ultimo giorno di concorso, ecco La chimera di Alice Rohrwacher in lussuosa e pericolosa compagnia (chiuderà infatti i giochi The Old Oak di Ken Loach, regista inglese che ha già due Palme d’oro in carniere).

Silvio Orlando nel film 'Il sol dell'avvenire'

Tre film in concorso a Cannes, tre squadre in finale nelle Coppe europee: tra maggio e giugno l’Italia mette in palio un bel po’ di prestigio nel cinema e nel calcio, e la metafora non dispiacerà a Marco Bellocchio (tifoso del Torino, ottimo tennista da giovane) e a Nanni Moretti (tifoso della Roma, pallanuotista di alto livello) mentre crediamo lasci indifferente Alice Rohrwacher, ma chissà. Spesso si dice che i premi dei grandi festival lascino il tempo che trovano, e che i film – in quanto “opere d’arte” – non dovrebbero competere come cavalli; ma andatelo dire ai produttori e, sì, anche ai registi, molti dei quali sono assai più competitivi di quanto non possiate sospettare.

Una scena di 'Rapito' di Marco Bellocchio

Hanno chance di vittoria, i nostri film? Bisognerebbe essere nella testa dei giurati, e quest’anno è molto difficile: quella presieduta dallo svedese Ruben Ostlund (due Palme d’oro, nel 2017 e nel 2022) è una giuria mediamente giovane, molto “trendy”, senza italiani. Con la parola “trendy” abbiamo già fatto arrabbiare Nanni Moretti ma sotto sotto, ci scommettiamo, lo sa anche lui: Nanni deve sperare che la giurata francese Julie Ducournau abbia dimenticato, o non abbia mai letto, quel suo post su Instagram nel quale commentava in modo pittoresco (e secondo noi sacrosanto) la sua vittoria nel 2021 con Titane, il famoso film sugli accoppiamenti fra umani e automobili. E comunque i giurati sono nove, votano a maggioranza e tutto è possibile.

Vale invece la pena di chiedersi che Italia arriva, a Cannes. E che Italia raccontano questi tre film. Bellocchio, Moretti e Rohrwacher sono tutti veterani del festival. E i primi due sono protagonisti di una tendenza del cinema contemporaneo: l’interrogarsi sui grandi “se” della Storia. Il sol dell’avvenire immagina poeticamente cosa sarebbe successo se il PCI avesse operato lo “strappo” dall’URSS già nel 1956; l’anno scorso, con Esterno notte, Bellocchio tornava a chiedersi cosa sarebbe successo all’Italia se Aldo Moro non fosse stato ucciso. Rapito scava in un altro nodo irrisolto della nostra storia: il rapporto tra Stato e Chiesa, l’ingerenza della religione nelle vite di uomini e donne, il grande tema bellocchiano della famiglia e delle ferite che essa può nascondere.

Alice Rohrwacher dirige 'La chimera'

In fondo Rapito e Il sol dell’avvenire parlano, con toni diversissimi, delle due “grandi Chiese” che hanno segnato il dopoguerra italiano: la Chiesa propriamente detta, e il Partito Comunista. E anche Alice Rorhwacher guarda a un passato lontano (gli etruschi, addirittura) e al modo in cui la modernità e la cupidigia rischiano di distruggerlo.

Sono tre film sulla nostra identità e sono tre tentativi di affacciarsi al mercato internazionale, proponendo al mondo qualcosa che in passato è spesso andato forte, soprattutto qui a Cannes e in tutta la Francia: il nostro grande cinema d’autore. L’ultimo italiano a vincere la Palma d’oro è stato proprio Moretti, con La stanza del figlio, nel 2001: sarebbe ora di riprovarci, ma non sarà facile. Una Palma d’oro è davvero l’equivalente di una Champions League, ma anche dovessero arrivare premi meno eclatanti – come un’Europa League, o una Conference League – sarebbe, per il nostro sistema-cinema, un’ottima notizia.

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