MILANO – Prezzi più trasparenti e multe più salate. Sono queste le indicazioni che arrivano dal decreto trassprenza varato nei giorni scorsi dal governo per scongiurare i rischi di speculazione sul carburante. l prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy. Lo dispone il decreto sulla trasparenza dei prezzi in cui si precisa che “la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni” saranno definite con decreto dello stesso Mimit “da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”. I benzinai avranno poi altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche autostradale.
I gestori degli impianti di carburante che non comunicheranno i loro prezzi e non esporranno nel proprio punto vendita i prezzi medi calcolati dal ministero delle Imprese potranno essere puniti con sanzioni da 500 a 6.000 euro. “Dopo la terza violazione – si legge nel testo bollinato del decreto sulla trasparenza dei prezzi – può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a 90 giorni”. L’accertamento è affidato alla Guardia di Finanza e l’irrogazione delle sanzioni al Prefetto.
“Misura inapplicabile”: a rischio anche il tetto ai prezzi in autostrada
Bonus 200 euro confermato fino a fine anno
I datori di lavoro potranno elargire ai propri dipendenti bonus carburanti fino a 200 euro senza concorrere alla formazione del reddito dei lavoratori. Nel decreto viene specificato che la misura vale dal primo gennaio al 31 dicembre 2023. Gli oneri ammontano a 13,3 milioni quest’anno e a 1,2 milioni l’anno prossimo.
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