“Di fronte alla crisi ucraina abbiamo un duplice dovere: lavorare per la pace e fare la nostra parte con la Nato, l’Occidente e l’Europa per porre fine a un’aggressione militare davvero inaccettabile”. Dopo la pausa “matrimoniale” e qualche imbrazzo per i vecchi trascorsi con Putin, Silvio Berlusconi rompe il silenzio sulla guerra in Ucraina per schierare senza se e senza ma Forza Italia e il centrodestra a sostegno del governo: “Il centrodestra – scandisce nel suo saluto al Congresso a Roma, da cui sta nascendo il nuovo soggetto politico voluto dalla Dc di Gianfranco Rotondi e alcuni movimenti ambientalisti – è la nostra casa naturale. Insieme oggi sosteniamo il governo Draghi, che noi abbiamo voluto e che deve durare fino alla fine della legislatura, per completare il buon lavoro fatto finora e per fronteggiare i disastrosi effetti della crisi ucraina sul mercato dell’energia e delle materie prime”.
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“Siete parte di quel centro – dice al telefono il leader di Forza Italia – che è essenziale per vincere le elezioni e per avere un centro-destra di governo credibile in Europa e nel mondo. Un centro che non può essere neutrale fra destra e sinistra, che è alternativo alla sinistra e distinto dalla destra come lo sono i partiti del PPE. Un centro che deve essere trainante per vincere, con i nostri alleati del centro-destra, le prossime elezioni politiche, quando si tornerà alla naturale dialettica fra due schieramenti”.
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