Bernabò Bocca: “Siamo riusciti a far scoprire la Grecia agli americani. Il governo ci dia una data certa per ripartire”

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Presidente Bernabò Bocca, non si sa ancora quando si riaprirà. L’Italia riuscirà a salvare la stagione estiva?

“Siamo al limite. Le vacanze si prenotano adesso, con regole di ingaggio chiare. Oggi dobbiamo essere in grado di fare un’offerta turistica, di dire come e quando riapriremo. Oggi abbiamo bisogno di sapere se si farà Pitti a luglio a Firenze o il Salone del Mobile a Milano a settembre. E invece noi non sappiamo cosa succederà e quando succederà. E questo è inammissibile. Siamo riusciti a far scoprire la Grecia agli americani”.

In che senso?

“Gli americani a luglio e agosto sono sempre venuti in Italia e invece quest’anno hanno già prenotato in Grecia. Dobbiamo guardare in Europa a quanto stanno facendo i nostri principali competitor che sono Spagna e Grecia. Ed entrambi si stanno già muovendo da tempo. La Spagna, lo abbiamo già visto per Pasqua con le Canarie e le Baleari, ha sostanzialmente riaperto e la Grecia sta facendo una campagna di marketing molto aggressiva. Ha già fatto sapere che dal 14 maggio chi ha un passaporto vaccinale o un tampone negativo potrà entrare tranquillamente nel Paese senza fare quarantena. Noi invece non sappiamo neanche quando gli stranieri potranno tornare ad entrare nel Paese alle stesse condizioni”.

Il ministro Garavaglia ha indicato la data del 2 giugno come possibile ripartenza del settore turistico. Le va bene?

“Può anche andarci bene, basta che sia una data certa. Gli alberghi, le aziende del comparto turistico non si riaprono in 24 ore come la saracinesca di un bar, c0’è bisogno di programmazione, di assunzioni stagionali, di rimessa in sesto di strutture chiuse da un anno. Per questo chiediamo al governo estrema chiarezza e una road map precisa come è stato fatto in Inghilterra.  Invece vediamo continua indecisione. Il governo ha due anime, una più aperturista che rappresenta i ministeri più economici e le attività produttive e una più rigorista che si occupa prevalentemente della salute.”

Draghi ha detto che le riaperture dipendono inevitabilmente dai dati.

“Sì, sento dire questa cosa da settimane. Quali dati? Quelli dei contagi? Sono i dati dei vaccini che contano oggi perchè solo con i vaccini riusciamo a sconfiggere questo virus”.

E’ d’accordo con l’idea di rendere le isole minori Covid free?

“Tutti auspichiamo l’accelerazione della campagna vaccinale. Ma se è un’operazione che si può fare dopo aver messo in sicurezza i più anziani, perchè no? Alla fine riguarderebbe alcune decine di migliaia di persone e sarebbe più che altro una bella operazione di marketing per tutto il Paese. In Grecia, come abbiamo visto, ha funzionato bene. Cerchiamo di non litigare anche su questo”.

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