Alla faccia del bicarbonato di sodio. Il ciclismo l’ha scoperto nei primi anni Duemila, ma ora il suo utilizzo in gruppo sarebbe diventato capillare. Questo racconta, sulle colonne di Sporza, Jana Camphens, nutrizionista della Intermarché-Circus-Wanty, il team di Biniam Girmay. “Il bicarbonato”, spiega, “permette di ritardare il momento in cui i muscoli vanno in acidosi, quando cioè l’acido lattico li appesantisce”. Il bicarbonato di sodio è l’ingrediente principale di un integratore prodotto dall’azienda specializzata svedese Maurten. I benefici del bicarbonato di sodio sono stati scoperti più di 40 anni fa, ma il suo uso spesso causava disturbi allo stomaco dei corridori. “In passato, i ciclisti dovevano assumere dalle 20 alle 25 pillole, il che causava molti disturbi allo stomaco e all’intestino. Il produttore ha però rilasciato una nuova variante, in gel, e i ciclisti rispondono molto meglio”.
“È uno dei pochi integratori” aggiunge Camphens, completamente sicuri e assolutamente doping free. Non ha effetti negativi sulla salute dei corridori”. Il gel viene assunto assieme in microcompresse dello stesso integratore. L’assunzione, stando a ciò che scrive la Maurten sul suo sito, non è totalmente esente da rischi: l’assunzione di bicarbonato di sodio può portare a ritenzione idrica e aumento di peso. Un’elevata assunzione giornaliera o settimanale può portare ad un aumento della pressione sanguigna. Il Bicarb System dovrebbe essere ingerito 1,5–2 ore prima dell’esercizio intenso. Le assunzioni non possono avvenire per più di due-tre volte a settimana.
A cosa serve il bicarbonato
“Quando attacchi” spiega la dottoressa della Intermarché, “vengono prodotti lattato e ioni di idrogeno. Sono questi ultimi a provocare una sensazione di acidificazione nei muscoli. Il bicarbonato tampona la produzione di ioni: in questo modo si può prolungare il periodo di resistenza allo sforzo. Ha benefici sugli sforzi brevi ed esplosivi, ma può anche avere effetto più volte in una gara, perché il corpo, ad esempio, con il suo utilizzo inizia a riprendersi dopo una salita medio-lunga”. Uno dei team più all’avanguardia nell’uso del gel Maurten è, inutile dirlo, la Jumbo-Visma di Wout Van Aert. Tra i suoi utilizzatori più assidui anche la belga Lotte Kopecky. Ma anche i corridori della UAE di Pogacar avrebbero iniziato ad utilizzarlo. Al di fuori del ciclismo, lo utilizzano il pattinatore di velocità Nils Van der Poel, il trail runner Kilian Jornet e il mezzofondista Joshua Cheptegei.
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