Biden: “Stiamo facendo progressi. Soffro per le immagini da Kabul”

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“La nostra priorità assoluta è portare tutti gli americani fuori da Kabul”. Lo ha detto Joe Biden, parlando di “operazione incredibile” in corso. Un’operazione che ha definito “difficile e dolorosa”:  “E’ un dato di fatto, sarebbe stato comunque così  e ho il cuore spezzato per le immagini che arrivano da lì”. I talebani? “Non mi fido di nessuno. Finora hanno mantenuto le promesse” ha risposto il presidente a un giornalista.

Il fratello dell’ex presidente afghano Ghani giura fedeltà ai talebani

Telefonata ministri Difesa Italia-Usa: “Solidità rapporto”

“La solidità del rapporto Italia-Usa emerge anche nella drammatica crisi a Kabul. Grazie alla stretta cooperazione tra le nostre forze armate stiamo mettendo in atto, insieme alle rispettive missioni diplomatiche, sforzi massicci per assistere i connazionali e gli afghani che hanno lavorato con le nostre istituzioni e organizzazioni”, così il ministro della difesa Lorenzo Guerini nella telefonata intercorsa questa sera con il Segretario della Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin. Il Segretario Usa ha ringraziato l’Italia per il prezioso lavoro che il nostro personale sta svolgendo insieme agli americani e alle altre nazioni affinché le operazioni di evacuazioni procedano positivamente.

“Pronti a mandare i diavoli all’inferno”: la reazione del Panshir

 “Fonti ci confermano che finora va tutto bene” e che i combattenti della resistenza “sono pronti a mandare i diavoli all’inferno prima che entrino per vedere il Paradiso”. Così l’account twitter Panjshir Province, riconducibile alla resistenza, dopo che i talebani hanno annunciato che “centinaia di mujahidin” sono diretti verso la valle del Panshir, ultima sacca della resistenza ai militanti che da una settimana controllano l’Afghanistan.

Afghanistan, le forze speciali sparano tra la folla all’aeroporto di Kabul: molte famiglie con bambini

Massud: “Il Panshir non si arrende”

La tv Al Arabiya riferisce che il comandante Ahmad Massud, figlio di Ahmad Shah Massud, il leggendario “Leone del Panshir” ucciso alla vigilia dell’11 settembre, ha detto di non avere “alcun problema verso un governo con i talebani”, ma ha sottolineato di non avere alcuna intenzione di arrendersi. I talebani hanno dato un ultimatum alla regione che resiste. Massud ha aggiunto che le forze di diverse altre regioni afghane stanno convergendo verso il Panshir. Massud ha aggiunto di volere il dialogo e la fine della guerra. “Ciò di cui ha bisogno il Paese – ha detto – è un governo che comprenda varie forze”.

Un sito di notizie vicino ai talebani ha pubblicato un video che mostra gli estremisti sulla strada per il Panshir.

Afghanistan, gli esiliati a Roma: “Il governo italiano aiuti le nostre famiglie a fuggire”

Boris Johnson annuncia una riunione del G7 per martedì

Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato una riunione online del G7 martedì per discutere della risposta alla crisi afghana: “È vitale che la comunità internazionale lavori insieme”, ha detto. Al G7 straordinario di martedì sotto presidenza britannica il presidente degli Stati Uniti Joe Biden discuterà con gli altri leader “la continuazione del nostro stretto coordinamento sulla politica in Afghanistan e l’evacuazione dei nostri cittadini, dei coraggiosi afghani che sono stati con noi negli ultimi due decenni e degli altri afghano vulnerabili”, si legge in una nota della portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, secondo cui “i leader discuteranno i piani per fornire assistenza umanitaria e sostegno ai rifugiati afghani”.

I talebani sparano in aria all’aeroporto e usano i bastoni

I talebani hano sparato in aria stamane e hanno usato i bastoni per disperdere la folla che continua ad accalcarsi presso l’aeroporto di Kabul per cercare di lasciare l’Afghanistan ormai controllato dai fondamentalisti islamici. Testimoni hanno riferito dell’esplosione di colpi. Vicino allo scalo sono ora visibili lunghe code. Sabato sette persone sono morte – alcune calpestate dalla folla – mentre le vittime degli ultimi sette giorni arrivano a venti, hanno fatto sapere fonti Nato.

Afghanistan, la Grecia alza un muro al confine con la Turchia: così chiude la strada ai profughi

Aereo con richiedenti asilo negli Usa atterra a Sigonella

Un aereo proveniente dall’Afghanistan con militari statunitensi e cittadini afghani richiedenti visto asilo speciale agli Usa e afghani vulnerabili è previsto atterri nel primo pomeriggio nell’aeroporto militare di Sigonella. Lo si apprende dall’ufficio stampa Nas Sigonella.

Putin: “La situazione in Afghanistan legata alla sicurezza della Russia”

La situazione in Afghanistan ha un rapporto diretto con la sicurezza della Russia. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, che ha anche detto di non volere che “militanti travestiti da rifugiati” siano accolti in Russia.

Afghanistan, Biden: “Ho parlato con i nostri alleati, credibilità Usa non è messa in dubbio”

Allarme bambini: tanti scomparsi nella calca dell’aeroporto di Kabul

Sempre più bambini si stanno perdendo e scompaiono nel caos dell’aeroporto di Kabul, dove proseguono – tra grandi dfficoltà – le operazioni di evacuazione di occidentali e afghani. E’ l’allarme lanciato da media locali come l’emittente “Ariana”, che ha raccontato la storia di una famiglia di Kabul che si sta prendendo cura di un bambino rimasto incastrato nel filo spinato di cui non è ancora riuscita a rintracciare i genitori. Il bambino, che ha circa 6 anni, ha dichiarato che la sua famiglia era andata all’aeroporto nel tentativo di fuggire dal Paese. Apparentemente suo padre è caduto tra la folla e da quel momento in poi il bambino ha perso i contatti con entrambi i genitori. Giornalisti locali riferiscono che diverse persone stanno postando foto di bambini scomparsi all’aeroporto. Allo scalo di Kabul da circa una settimana si assiste a scene caotiche, con migliaia di persone che cercano di accedervi considerandolo l’unica via di fuga dall’Afghanistan dopo la presa del potere da parte dei talebani.

I talebani: “Il dramma dell’aeroporto è colpa degli Usa”

“Gli Stati Uniti sono responsabili del caos all’aeroporto di Kabul”. E’ l’accusa lanciata dai talebani. “L’America, con tutta la sua potenza e le sue strutture… non è riuscita a portare ordine all’aeroporto. C’e’ pace e calma in tutto il Paese, ma c’è caos solo all’aeroporto di Kabul”, ha detto Amir Khan Mutaqi, un funzionario degli “studenti coranici”.

I talebani hanno fatto sapere che i propri comandanti incontreranno gli ex governatori e burocrati di almeno 20 delle 34 province afghane per coordinarsi con loro in materia di sicurezza. “Non forziamo nessuno a unirsi a noi o a giurarci fedeltà, ognuno è libero di lasciare il paese”, ha detto una fonte dell’organizzazione  fondamentalista. “Vogliamo dalle forze straniere completa chiarezza sui loro piani di uscita, riuscire a riportare l’ordine all’aeroporto di Kabul è un compito complesso”.
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Venti i morti nella calca vicino all’aeroporto di Kabul

Almeno 20 persone sono morte negli ultimi sette giorni all’interno e nei pressi dell’aeroporto di Kabul durante le operazioni di evacuazione. Lo riporta ‘Sky News’ su Twitter con una breaking in cui si citano fonti diplomatiche della Nato. In amattinata era stato reso noto che nelle ultime ore sette persone avevano perso la vota vicino allo scalo. “La crisi fuori dall’aeroporto di Kabul è una disgrazia. Il nostro obiettivo è evacuare tutti gli stranieri il prima possibile”, ha detto un funzionario dell’Alleanza. “Le nostre forze stanno mantenendo una distanza dalle aree esterne dell’aeroporto di Kabul per prevenire eventuali scontri con i talebani”, ha aggiunto.

Il programma Usa di evacuazione con aerei civili, come a Berlino durante la Guerra Fredda

Il Pentagono ha annunciato l’attivazione da parte degli Usa di un “programma di emergenza di aviazione civile” che prevede anche l’aumento delle basi Usa in cui portare i rifugiati afghani. Nel dettaglio, la Casa Bianca ha voluto l’attivazione della Civil Reserve Air Fleet (Craf), creata nel 1952 allo scopo di fornire al Pentagono aerei civili in caso di emergenze, come quella di un ponte aereo per organizzare il quale non basta la disponibilità di aerei militari: 18 voli civili saranno utilizzati per le evacuzioni. Non potranno volare sopra Kabul, caduta nelle mani dei talebani, ma dalle basi Usa in Qatar, Bahrain e in Germania aiuteranno a smistare le migliaia di evacuati dalla capitale afghana a bordo dei voli militari.

Il Pentagono ha spiegato di aver richiesto per ora complessivamente 18 aerei per un periodo di una-due settimane a sei compagnie: American Airlines, Delta Air Lines, United Airlines, Hawaiian Airilines, Atlas Air Worldwide, Omni Air Intenational. Ma il numero di velivoli richiesti potrà aumentare se necessario. Questi aerei dovranno essere messi subito a disposizione del governo. Il programma straordinario che attiva la Civil Reserve Air Fleet risale a 70 anni fa. Fu creato infatti nel 1952, in piena Guerra Fredda, in seguito al ponte aereo di Berlino del 1948-49, quello organizzato dalle potenze occidentali per aiutare i cittadini di Berlino Ovest rimasti isolati dal blocco delle vie di comunicazione messo in atto dall’Unione Sovietica.

Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha dichiarato alla Cnn che gli Usa “hanno messo a punto il sistema per portare fuori dall’Afghanistan un gran numero di cittadini americani”. L’Amministrazione – ha aggiunto – è in contatto con alcune migliaia di americani “e sta lavorando per portarli in modo sicuro all’aeroporto”.

Londra: rivolgersi a Russia e Cina per “moderare” i talebani

Il Regno Unito dovrebbe rivolgersi a Russia e Cina per esercitare un'”influenza moderatrice” sui talebani, nonostante la sfiducia tra Londra e i governi di Mosca e Pechino. Lo ha affermato il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab al quotidiano “The Sunday Telegraph”. “Dovremo coinvolgere Paesi con un’influenza potenzialmente moderatrice come Russia e Cina, per quanto scomodi”, ha detto il capo della diplomazia britannica.

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