Bill Murray dopo l’accusa di ‘comportamento inappropriato’ sul set: “È stato un provvedimento educativo”

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Dopo che lo scorso 22 aprile la casa di produzione Searchlight Pictures ha sospeso le riprese del film Being mortal, il debutto del regista Aziz Ansari con protagonista Bill Murray, in seguito alle accuse di “comportamento inappropriato” rivolte all’attore, tutto era rimasto silenzioso. Fino a ieri, quando la star, 71 anni, allontanata dal set per motivi inizialmente poco chiari, ha deciso di tornare sui fatti. Fatti che, nei giorni successivi, sono stati sommariamente descritti come “linguaggio violento”, anche se la notoriamente eccentrica star avrebbe inoltre “allungato troppo le mani” verso alcune attrici con lui nel cast.

Sospeso il film con protagonista Bill Murray per il suo “comportamento inappropriato”

Murray, che martedì 26 aprile è stato fotografato all’aeroporto di Los Angeles con un bagaglio a mano e il volto coperto da una mascherina nera, ieri, 30 aprile, ha spiegato in video intervistato dal canale CNBC il suo punto di vista su quanto accaduto: “Ho avuto divergenti opinioni con una donna con cui stavo lavorando. Ho fatto una cosa che pensavo fosse divertente ma non è stata recepita per come la intendevo. La casa di produzione, gli studio, volevano fare la cosa giusta. Volevano investigare su tutto e così hanno fermato le riprese”, ha spiegato Murray.

Sempre parlando della collega, l’attore ha affermato che ne stanno discutendo: “Stiamo parlando, cerchiamo di fare pace perché siamo due professionisti e apprezziamo l’una il lavoro dell’altro. Ci stimiamo, credo, e se non riusciaremo ad andare d’accordo allora realizzare un film insieme non avrà alcun senso.Tutto questo è stato molto educativo per me. Da un paio di settimane non faccio altro che pensare a lei”. “Il mondo è molto diverso da quando ero bambino”, ha proseguito Murray, “quello che credevo fosse divertente da bimbo non lo è necessariamente altrettando divertente oggi. Le cose cambiano e i tempi cambiano, così è importante che io me ne renda conto”.

La Searchlight Pictures, dopo aver sospeso la produzione del film prodotto dagli studi che fanno capo a Disney e diretto dal comico di origini indiane, autore e interprete della serie Netflix Master of none, aveva sporto denuncia interrompendo la produzione del lungometraggio il 18 aprile, prima di sospendere definitivamente il lavoro due giorni dopo, descrivendo in dettaglio la decisione in una email al cast e alla troupe: “Sappiamo che siete tutti preoccupati per i recenti ritardi nella produzione e vogliamo aggiornarvi. Alla fine della scorsa settimana siamo stati informati di un reclamo e lo abbiamo immediatamente esaminato. Dopo aver esaminato le circostanze è stato deciso che la produzione in questo momento non può continuare. Siamo davvero grati a tutti voi per tutto ciò che avete messo in questo progetto. La nostra speranza è di riprendere la produzione e stiamo lavorando con Aziz e il produttore Youree (Henley, ndr) per capire le tempistiche. Vi faremo sapere non appena avremo maggiori informazioni.

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