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Bologna-Fiorentina 2-3: i viola fanno il colpo e volano al 5° posto

BOLOGNA – Vincenzo Italiano ha abolito il pareggio. Non sappiamo se ci sia riuscito coi voti di Governo o Opposizione, ma ci è riuscito. Nel GranDucato di Toscana il calcio ha una sola alternativa. O vinci o perdi. Il pareggio è innaturale, ha detto il tecnico viola, prima del derby dell’Appennino. Poi è riuscito con la sua squadra – complici i gravi errori difensivi dei padroni di casa – a imporre il suo editto anche oltre la Futa e dopo che il pareggio aveva caratterizzato questa sentita sfida negli ultimi anni. La Fiorentina vince 3 a 2 e sale a 27 punti, 5° posto, ma anche il Bologna di Mihajlovic, che tira avanti con la coperta cortissima, non esce ridimensionato.

<< La cronaca della partita >>

Senza Arnautovic, un Bologna prudente

In avvio è la Fiorentina a prendere le redini del gioco, il Bologna, senza Arnautovic, si affida alla stessa squadra improntata con la Roma dopo l’infortunio dell’austriaco, con Sansone falso nove. La novità in casa viola è invece quella del giovane Maleh, per il quale il derby è doppio, visto che è nato a due passi dalle due torri, anche se mai è passato da Casteldebole. Il lavoro di reparto sui costruttori “bassi” scandisce il gioco della prima parte, con la Fiorentina a cambiare spesso versante di gioco nel dialogo a largo respiro. Il Bologna l’ha pensata così. Con pochi elementi in grado di imporre il palleggio, cancella la profondità e lascia fare.

Vlahovic piccolo piccolo, Medel gigante

E così Vlahovic è inghiottito dal sistema difensivo che ha in Medel il suo fulcro. Il bomber non si vede. I duelli chiave sono tutti sulle fasce, e spigolosi: Dijks, alla prima apparizione da titolare, su Gonzalez e De Silvestri su Biraghi. Lontano dal punto nevralgico. Dopo un tiro a giro di Gonzalez fuori misura, un tentativo di tacco di Sansone dopo volata di Svanberg chiusa con traversone, controcross di Soriano e spettacolare soluzione provata dall’ex Villarreal segnalato (erroneamente) in fuorigioco, in caso di gol, sarebbe stato convalidato dall’occhio elettronico.

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Colpo dell’Uomo Invisibile, risposta da cineteca

L’equilibrio è totale, il taccuino vuoto. Quando il Bologna, alla mezz’ora, mette il naso fuori dalla tana, il predatore si chiama Maleh, “Uomo Invisibile” per mezz’ora che riappare su un cross dipinto da Gonzalez per incornare da due passi con Skorupski in ritardo. Uno a zero. Il gol potrebbe stappare il match da parte ospite, invece prima del riposo la risposta del Bologna porta al pareggio: giocata splendida, il solito Svanberg, in crescita esponenziale, fila via centralmente e lancia in profondità Barrow, che quando riesce a giocare senza dare le spalle alla porta è una sentenza. Il gambiano arriva puntuale come un frecciarossoblù sul pallone e scarica un tiro al volo sotto l’incrocio da cineteca. Farinelli prenda nota. Uno a uno.

Biraghi decisivo, Theate esuberante

L’avvio della ripresa segna un solco sul match. La Viola infatti si rialza dai blocchi, cancellando le amnesie di fine tempo, eppure senza la complicità delle ingenuità difensive non sfonderebbe. E’ il 51′ quando Theate stende al limite dell’area Gonzalez, migliore in campo per distacco, e lo fa sulla mattonella che è di Biraghi. La punizione è perfetta, Mihajlovic certamente potrebbe confermare, palla all’incrocio, imprendibile. Il Bologna non riesce a scrollarsi di dosso la larga trama difensiva dell’ospite, mantiene tranquillità e non offre profondità (chiedere a Vlahovic). Mihajlovic cerca energie sulle fasce, dentro Skov Olsen e Hickey e forza in mezzo togliendo Sansone, sfiancato, per Orsolini. Ma non c’è tempo per organizzare la reazione perché arriva la doccia fredda: una ripartenza veloce della Fiorentina, Skorupski si produce in un’uscita scellerata, azzardando una presa bassa in ritardo sul veloce Gonzalez. Il rigore è solare e Vlahovic lo trasforma.

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Hickey rompe il dominante palleggio viola

La distanza di sicurezza esalta il palleggio arioso e preciso degli ospiti e demoralizza il Bologna. Tre punizioni calciate da Orsolini, due, e Skov Olsen, senza senso, hanno il sapore della resa felsinea. Ma non bisogna mai eccedere nella confidenza, alla Fiorentina basta un lieve calo di tensione per dimenticarsi di Hickey, curiosamente ala, e consentire un cambio di gioco di Orsolini che porta lo scozzese a firmare il suo terzo gol stagionale, con deviazione di Odriozola che beffa Terracciano. Ci sarebbe il tempo per recuperare, come il Bologna aveva fatto in extremis nelle ultime due sfide giocate con i toscani al Dall’Ara. Ma stavolta non c’è l’energia nè la lucidità per acciuffare il pareggio. Con Gonzalez divide la palma del migliore anche Irrati. Direzione perfetta.

Bologna-Fiorentina 2-3 (1-1)
Bologna (3-5-2): Skorupski, Soumaoro, Medel (27′ st Bonifazi), Theate, De Silvestri (16′ st Skov Olsen), Soriano, Dominguez (33′ st Vignato), Svanberg, Dijks (16′ st Hickey), Sansone (16′ st Orsolini), Barrow. (12 Molla, 22 Bardi, 2 Binks, 4 Bonifazi, 14 Viola, 19 Santander, 20 Van Hooijdonk, 74 Cangiano). All.: Mihajlovic.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano, Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi (39′ st Terzic), Bonaventura, Torreira (39′ st Amrabat), Maleh (33′ st Duncan), Sottil (39′ st Saponara), Vlahovic, Gonzalez (33′ st Callejon). (25 Rosati, 31 Cerofolini, 23 Venuti, 98 Igor, 15 Pulgar, 24 Benassi, 91 Kokorin). All.: Italiano.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Reti: nel pt 33′ Maleh, 42′ Barrow; nel st 7′ Biraghi, 22′ Vlahovic (rig.), 38 Hickey.
Angoli: 2 a 1 per la Fiorentina.
Recupero: 1′ e 3′.
Ammoniti: Dominguez, Torreira, Theate, Milenkovic, Amrabat e Soumaoro per gioco falloso.
Spettatori: 18.175.



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