Bologna-Genoa 0-2: liguri salvi, per Amey esordio record

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A Bologna, il ravennate Davide Ballardini ha portato l’ultimo scudetto: giovanile, in finale con una Roma che schierava “pischelli” come Daniele De Rossi (!)… Erano i tempi di Meghni, il piccolo Zidane, e c’era in difesa Terzi (ora allo Spezia). A Genova, Ballardini vuole dire garanzia di risultato sportivo. Il taciturno ravennate conquista con una prova tatticamente magistrale i tre punti in casa del Bologna che valgono la permanenza in A. Ma, quello che più conta, ha dato un’identità tecnico tattica a una squadra all’inizio di stagione smarrita. La vittoria di Bologna arriva seguendo precisi dettami tattici: pressing organizzato sui difensori ospiti che sono i primi a costruire gioco, panni umili perché il Bologna ha fini dicitori, e poi far valere il maggior mestiere. Aver navigato tutti i mari conta, all’ingenuo e quotato entusiasmo giovanile dei felsinei, Ballardini replica coi capitani di lungo corso: Badelj, Strootman e Behrami, con Pandev dietro alle punte.

<< La cronaca della partita >>

Trentasei politico

Il Genoa, che a tre dalla fine è abbonato a 36 punti (fa venire in mente il trentasei “politico” all’università), cerca punti per mettere in ghiaccio la salvezza in casa di un Bologna che a 40 è tranquillo. Sembra talvolta di rivedere la partita dell’anno passato, un secco 0 a 3 per il Grifone. Perché i liguri lasciano giocare il Bologna ma si affacciano con maggiore concretezza nei pressi del giovane Ravaglia, preferito a Skorupski. Due presenze prima di quella di stasera, due sconfitte, suo malgrado. La serie negativa si allunga.

Zappacosta in formissima

Dopo una mischia davanti a Perin con Tomyasu che tra svirgolate varie si ritrova a due passi dal bersaglio ma trova una deviazione sul palo, arriva il vantaggio del Grifone. Un pallone forse spostato dal vento, trova nella terra di nessuno Zappacosta, l’esterno ex Chelsea in condizioni di forma eccellentissime: controllo, palla spostata sul destro e diagonale sotto l’incrocio opposto, con tocco di Tomyasu: imparabile. E’ il 13′.
Comincia un’altra partita, il Bologna preme, Orsolini al 18′ arriva davanti a Perin ma sbilanciato da Zappacosta gli tira addosso, poi Palacio pescato da Soriano arriva in spaccata a poco dal bersaglio ma calcia fuori, quindi è Barrow che un metro entro l’area scarica un diagonale da destra a sinistra, fuori. Ispiratore delle occasioni un Soriano lucidissimo, tornato a fare il trequartista.

Uno sterile assedio felsineo

Ancora occasioni: Scamacca approfitta di una scivolata di Soumaoro ma il suo scavetto sull’uscita di Ravaglia esce. Un destro secco di Tomyasu, dal limite, trova pronto Perin. Poi Behrami compie un capolavoro in spaccata anticipando Palacio smarcato da un cross basso di Orsolini, il Bologna non va sul tabellino. E non lo fa neanche nella ripresa, che si apre con un gran tiro al volo di Soriano che sibila sulla destra di Perin, ma fuori. In avanti è Barrow a girare a vuoto.

Sciocchezzissima di Danilo

Allo scoccare dell’ora, una sciocchezza clamorosa di Danilo, manata in area al pallone su azione d’angolo, consente a Scamacca di spiazzare Ravaglia e al Genoa di allungare il passo. Come all’andata, il Bologna va sotto e poi si fa male da solo. Nell’ultima mezz’ora il Genoa diventa ancor più muro invalicabile per il Bologna. Le sostituzioni non alterano il risultato, ma valgono per scrivere la storia: entrano nel Bologna due ragazzini: il polacco Urbanski, il più giovane giocatore polacco ad aver calcato la serie A e con lui il difensore Wisdom Amey, classe 2005, nato a Bassano del Grappa, che a 15 anni e 277 giorni stacca il cartellino del più giovane giocatore debuttante in serie A. E’ la sola “vittoria” del Bologna sul Genoa, visto che il terzino rossoblù toglie il primato anche a Pellegri. Che consolazione…

Bologna-Genoa 0-2 (0-1)
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia, Tomiyasu (44′ st Amey), Danilo, Soumaoro, Dijks (17′ st Vignato), Schouten, Svanberg (25′ st Sansone), Orsolini (17′ st Skov Olsen), Soriano (44′ st Urbanski), Barrow, Palacio (28 Skorupski, 15 Mbaye, 26 Antov, 29 De Silvestri, 43 Faragò, 16 Poli, 18 Baldursson). All.: Mihajlovic.
Genoa (4-3-1-2): Perin, Goldaniga, Zapata, Masiello, Zappacosta, Behrami (24′ st Zajc), Badelj (32′ pt Rovella), Strootman (37′ st Cassata), Pandev (24′ st Radovanovic), Shomurodov, Scamacca (37′ st Pjaca). (22 Marchetti, 32 Paleari 24 Melegoni, 25 Onguenè, 17 Portanova, 18 Ghiglione, 23 Destro). All.: Ballardini.
Arbitro: Fourneau di Roma.
Reti: nel pt 13′ Zappacosta; nel st 17′ Scamacca (rig).
Angoli: 11 a 2 per il Bologna.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Zapata, Shomurodov, Schouten per gioco falloso

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