Borsa, bilancio negativo per il 2022: Milano ha perso più del 12%

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MILANO – Non è certo da incorniciare il 2022 di Piazza Affari, il primo anno intero in cui la Borsa Italiana ha giocato nella squadra della piattaforma Europea Euronext di cui è diventata un componente importante dall’aprile 2021. Ma è stato d’altra parte un anno difficile per tutti i mercati azionari, complici le maxi-strette delle Banche centrali che hanno alzato il costo del denaro in modo iperaccelerato per combattere l’inflazione galoppante. Non è un caso che Bloomberg calcoli una perdita di valore azionario di 18mila miliardi di dollari, mentre gli archivi accolgono il 2022 come peggior anno dal 2008.

Nella consueta ricognizione di fine anno da Palazzo Mezzanotte si registra che il Ftse Mib, principale indice della Borsa milanese, al 23 dicembre, registra un calo del -12,6%, con il massimo annuale a 28.163 punti il 5 gennaio 2022 e il minimo a 20.353 il 29 settembre. L’indice FTSE Italia All Share registra un calo del -13,5%, con stesse date per i picchi in su e giù. Numeri non distanti da quelli dell’Eurostoxx 50, paniere delle blue chip europee, che a oggi perde intorno all’11,2%. O del Dax di Francoforte, parimenti intorno al -12%.

Il 2022 di Piazza Affari

Il 2022 è stato anno di delisting, con molte società che hanno abbandonato il mercato quotato o si sono trasferite e 28 miliardi di capitalizzazione che sono usciti dalle contrattazioni pubbliche. A fine anno risultano 414 società quotate, con una capitalizzazione complessiva delle società quotate al 23 dicembre di 626,2 miliardi di euro, pari al 33,9 % del PIL.

Le Ipo, ovvero quotazioni sul mercato, sono state 29 e concentrate per la stragrande maggioranza (3 su Euronext Milan e 26 su Euronext Growth Milan) nell’ambito delle società a più piccola capitalizzazione e maggiore prospettiva di crescita. Eccole nel dettaglio:

  • Euronext Milan: Civitanavi Systems, Generalfinance, Industrie De Nora.
  • Euronext Growth Milan: Altea Green Power, Technoprobe, Rocket Sharing Company, Farmacosmo, Bifire, Redelfi, High Quality Food, Bellini Nautica, Laboratorio Farmaceutico Erfo, Solid World Group, G.M. Leather, Pozzi Milano, Imprendiroma, Energy, Siav, Yolo Group, Franchetti, Fae Technology, Erredue, Eprcomunicazione, Saccheria F.Lli Franceschetti, Impianti, E-Novia, Magis, Eligo, Dotstay.

Borsa registra anche 2 passaggi di mercato: Net Insurance e Revo Insurance da Euronext Growth Milan al segmento STAR di Euronext Milan. E l’ammissione di Iveco Group, a seguito della scissione da CNH Industrial. Nel 2022 il totale della raccolta è stato di 1.450 milioni di euro da parte delle 29 IPO sui mercati di Borsa Italiana. In aggiunta ci sono state 9 operazioni di aumento di capitale in opzione con un controvalore di  4.755 milioni di euro. Le Opa, ovvero offerte pubbliche di acquisto, hanno doppiato in valore la raccolta registrata: sono state 19 per un controvalore di circa 2.940 milioni di euro.

Intesa e Unicredit le più scambiate

Borsa registra scambi stabili, in media 2,2 miliardi di euro al giorno e oltre 303.000 contratti. In tutto sono stati scambiati oltre 76 milioni di contratti e un controvalore di 562 miliardi di euro, con un picco il 7 marzo per numero di contratti (854.001) e il 24 febbraio per valori (5,3 miliardi di euro). Intesa Sanpaolo è stata l’azione più scambiata per controvalore, con un totale di 62 miliardi di euro, e Unicredit la più scambiata in termini di contratti con più di 5,5 milioni di contratti. La turnover velocity domestica, l’indicatore che rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni, è pari al 81,9%.

Tra gli altri strumenti, Borsa registra la crescita di ETFplus, il mercato dove vengono negoziati ETF, ETC/ETN, con 1.762 strumenti quotati e 110 miliardi di asset under management, 1 miliardo di euro in più da inizio anno. Crescono nettamente i certificati, con un incremento dell’88% su SeDeX e del 35% su Cert-X. “Questo trend mostra la crescente propensione degli emittenti ad aumentare la platea di titoli presenti sul mercato”, dice Borsa. Confermata infine la leadership europea per contratti scambiati su MOT. Il MOT, con 1418 strumenti complessivamente quotati (160 Titoli di Stato, 45 Obbligazioni e 1213 Eurobonds e ABS), ha registrato una media giornaliera di 18,832 contratti e  642 milioni di euro. Nel corso del 2022 sono state distribuite sul mercato MOT la diciassettesima e la diciottesima emissione del BTP Italia, per una raccolta complessiva di oltre 21 miliardi di euro e 467.645 mila contratti conclusi nelle fasi di distribuzione.  

Il bilancio di Euronext

In un suo bilancio di fine anno, Euronext registra di confermarsi come “la principale sede di quotazione azionaria in Europa e di quotazione del debito a livello mondiale nel 2022. Quest’anno Euronext ha registrato 83 nuove quotazioni azionarie – metà delle quali effettuate da società Tech – per una capitalizzazione di mercato aggregata al momento della quotazione di 23 miliardi di euro e una raccolta di 3,8 miliardi di euro”.

I mercati Euronext ospitano oltre 1.900 titoli per una capitalizzazione aggregata di 6.400 miliardi, cifra che ne fa “di gran lunga” il maggior gestore di mercati azionari in europa. Tanto più che “il 25% delle azioni quotate in Europa sono negoziate su un mercato Euronext”.

“Euronext continua a svolgere un ruolo centrale nel rendere il progetto Capital Markets Union una realtà tangibile, creando un unico mercato integrato per i capitali nell’Unione Europea”, sottolinea in una nota il ceo Stéphane Boujnah. “Nel marzo del prossimo anno, la migrazione dei mercati cash italiani sulla piattaforma di trading proprietaria all’avanguardia Optiq di Euronext – aggiunge il manager – rafforzerà ulteriormente il nostro pool di liquidità unico europeo e la posizione di Euronext come sede di quotazione leader in Europa”.

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