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Braccio di ferro sul Copasir: il comitato per la sicurezza torna a riunirsi dopo tre mesi

Torna a riunirsi dopo tre mesi il Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza al centro di molte polemiche per l’attribuzione della sua presidenza. L’organismo è stato convocato per domani e all’ordine del giorno ci sono le comunicazione del presidente, il leghista Raffaelle Volpi, un ufficio di presidenza e la riunione plenaria.

Ma la poltrona, che deve spettare all’opposizione, dopo la nascita del governo di Mario Draghi, di cui la Lega fa parte, è rivendicata con forza da Fratelli d’Italia, il solo partito rimasto fuori dalla maggioranza (ma non l’unico gruppo parlamentare all’opposizione). Ieri i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati  hanno risposto alla lettera con cui lo stesso Volpi chiedeva lumi su come comportarsi, ricordando di non avere poteri sullo scioglimento dell’organismo e invitando i partiti a trovare un accordo politico sulla nuova presidenza.

Copasir, la lettera di Fico e Casellati: serve accordo tra forze politiche. L’ira di Fdi

Soluzione che non ha soddisfatto Giorgia Meloni e i suoi parlamentari. “Lascia francamente scandalizzati la decisione dei presidenti di Camera e Senato di rimandare ad “accordi politici” ciò che entrambi sanno essere previsto dalla legge, tanto che lo confermano esplicitamente, e che loro – secondo il principio di autodichia –  sarebbero tenuti a far rispettare. Seppure non abbiano poteri ‘autoritativi’, come scrivono, infatti, permane il loro potere di indirizzo. Invece l’onorevole Fico e la senatrice Casellati decidono pilatescamente di non esercitare la loro autorità e consentono così che si violi una norma di garanzia a tutela della tenuta delle istituzioni”, dicono i due capigruppo di Camera e Senato Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani.



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