I lotti del vaccino AstraZeneca prodotti da Halix (Paesi Bassi) e ThermoFisher (Belgio), tra i quali figurano i 29 milioni di dosi trovate il mese scorso nello stabilimento di Anagni, “verranno ora progressivamente spediti negli Stati membri (molte sono già state inviate) non appena i test di qualità lo consentiranno”. Lo scrive il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, in un articolo pubblicato su LinkedIn. L’indagine dei Nas sulle dosi di Anagni, spiega, è arrivata dopo che la task force Ue ha seguito “la produzione quasi lotto per lotto” per “rilevare discrepanze” rispetto a quanto promesso da AstraZeneca.
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Breton scrive anche che “due terzi dei 30 milioni di dosi somministrate a cittadini britannici” fin qui “sono stati
prodotti in Europa. Il Regno Unito dipende dall’Europa per la seconda dose”. “Il nazionalismo dei vaccini non ha senso. Nessun Paese è autosufficiente. Occorrono oltre 300 ingredienti per produrre un
vaccino e le forniture provengono da tutto il mondo”, spiega ancora il commissario, sottolineando l’importanza di una catena di approvvigionamento senza “interruzioni” che “potrebbero avere
conseguenze drammatiche sulla capacità di produzione”.