Dopo l’annuncio di Vodafone (che taglierà 11mila posti di lavoro), anche Bt annuncia un maxi-piano di ridimensionamento del personale: via 55mila persone al 2028-2030, il 50% circa delle attuali 139mila persone che lavorano nell’azienda di Tlc britannica.
L’annuncio arriva in una giornata delicata per Bt alla Borsa di Londra, dove gli investitori hanno decisamente male accolto i risultati annuali del gruppo di Tlc e e indicazioni per l’esercizio in corso, accompagnati appunto dall’annuncio di massicci tagli. A metò mattina il titolo del principale fornitore di banda larga del Regno Unito perdeva l’8% alla Borsa della City, sui minimi da tre mesi, per altro in una giornata complessivamente positiva per i listini azionari.
Bt ha chiuso l’esercizio al 31 marzo 2023 con ricavi per 20,7 miliardi di sterline, in calo dell’1% e un utile pre-imposte di 1,7 miliardi (-12%), mentre l’utile netto è salito a 1,9 miliardi (da 1,2 miliardi), principalmente grazie a ‘super deduzionì legate alla cessione di Bt Sport, che hanno portato l’aliquota effettiva sui profitti a -10,2% dal 35% del 2022. Il mercato è rimasto deluso in particolare dall’utile ante-imposte, significativamente al di sotto delle attese che puntavano a 1,92 miliardi e dal debole flusso di cassa, che a livello rettificato è stato di 1,3 miliardi, con un calo del 5%, motivato con gli investimenti per la costruzione delle rete in fibra Openreach.
Proprio il progetto di sostituzione di gran parte della rete Btp, più lenta e basata sul rame, con connessioni ad alta velocità per raggiungere 25 milioni di case entro la fine del 2026 sta assorbendo molte risorse, anche umane. Una volta terminato, ci saranno dunque i tagli. Per quel che riguarda il personale, infatti, “entro la fine del decennio Bt Group si baserà su una forza lavoro molto più piccola e su una base dei costi significativamente ridotta. Il nuovo Bt Group sarà un’azienda più snella con un futuro migliore”, ha dichiarato il ceo Philip Jansen, sottolineando che “negli ultimi quattro anni il gruppo si è attenuto strettamente alla strategia e funziona”. La forza lavoro dell’azienda scenderà a 75.000-90.000 persone entro l’anno fiscale che si concluderà a marzo 2030. Come ricorda la Bloomberg, Jansen sta tagliando i costi per ribattere alla crisi del settore che vede i vettori di telecomunicazioni investire molto nelle loro reti.
Dall’aprile 2020 il gruppo ha realizzato circa 1,2 miliardi di sterline di risparmi in vista del raggiungimento del target di 3 miliardi entro il 2025. Bt ha inoltre indicato di puntare per il 2024 a un cash flow tra 1 e 1,2 miliardi di sterline e investimenti annuali tra 5 e 5,1 miliardi nel 2024-2026 per accelerare le connessioni in fibra. Secondo gli operatori la spesa in conto capitale è maggiore delle attese, mentre il flusso di cassa è inferiore a quanto previsto dal mercato.
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