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Buffett punta sui chip: investe 4 miliardi di dollari nella taiwanese Tsmc

Il guru americano degli investimenti, Warren Buffett, scommette sui chip. Però sono quelli taiwanesi di Tsmc, il più gande produttore al mondo. La sua conglomerata Berkshire Hathaway ha comprato 60 milioni di azioni di Tsmc quotate negli Stati Uniti: lui che era stato a lungo reticente sul comparto tech, ha via via aperto le porte a questo settore. Apple nel 2016 è diventata una dei suoi principali investimenti, poi via via sono arrivate operazioni di taglio minore – spesso in sede di Ipo – e già alla fine di agosto il peso del tech nel suo portafoglio era stimato al 45%.

La notizia dell’ultima puntata ha fatto impennare il titolo del fornitore esclusivo dei chip di silicio personalizzati di Apple, reduce per altro da un selloff da 250 miliardi: ha chiuso in rialzo del 7,9% a Taiwan.

“Tsmc accoglie tutti gli investitori con la propensione ad acquistarne e detenerne azioni”, ha riferito un portavoce del produttore di chip. Il colosso di Taiwan produce circa il 90% dei chip per computer super avanzati del mondo, fornitore per eccellenza di giganti tech del calibro di Apple, Nvidia e Qualcomm.

L’acquisto da parte di Berkshire di una partecipazione arriva mentre le tensioni tra la Cina e Taiwan si stanno intensificando. Negli ultimi mesi la pressione militare di Pechino su Taiwan ha fatto puntare i riflettori sul ruolo fondamentale che quest’ultima svolge nell’industria globale della produzione di chip. I semiconduttori super avanzati, come quelli prodotti da Tsmc, sono difficili da realizzare per l’elevato costo di sviluppo e del livello di conoscenza richiesto, il che significa che gran parte della produzione è concentrata solo in una manciata di fornitori. L’azienda – soprannominata a Taiwan la  “montagna sacra” – è così importante per l’isola che i suoi dipendenti possono richiedere di essere esentati dall’addestramento militare di riserva.



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