Calcio, insulti razzisti a Vinicius: la magistratura spagnola apre un’inchiesta

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La magistratura spagnola ha aperto un’inchiesta sui nuovi insulti razzisti rivolti all’attaccante brasiliano di colore del Real Madrid, Vinicius, durante una partita del campionato di calcio spagnolo, ancora una volta afflitto dal razzismo negli stadi.
La procura della città sudorientale di Valencia, dove la stella brasiliana è stata insultata domenica durante la partita vinta dalla squadra di casa per 1-0 contro i blancos, ha aperto di propria iniziativa un’indagine su un sospetto “crimine d’odio”, reato entro cui possono essere compresi appunto gli insulti razzisti. Lo hanno dichiarato fonti giudiziarie.

Nel suo rapporto settimanale alle autorità competenti, la Liga ha dichiarato di aver identificato “distintamente” insulti razzisti. Il Consiglio Supremo dello Sport (CSD) spagnolo ha dichiarato che sta analizzando i filmati per identificare “gli autori di questi insulti e comportamenti al fine di proporre le sanzioni appropriate”. Il CSD ha anche ricordato che, per atti di razzismo simili, ha già proposto una multa di 4.000 euro e un divieto di accesso allo stadio di un anno.
Davanti alla stampa, il presidente della Federcalcio spagnola (RFEF), Luis Rubiales, ha riconosciuto che il calcio spagnolo ha “un problema di razzismo”.

La Federazione ha anche chiesto “misure più energiche”, che potrebbero includere la chiusura delle tribune e persino degli stadi in caso di recidiva. Da parte loro, il Real Madrid e l’AFE, il principale sindacato dei giocatori in Spagna, hanno annunciato di aver presentato una denuncia alla Procura della Repubblica.
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha dichiarato su Twitter che “non ci deve essere posto per l’odio e la xenofobia nel nostro calcio o nella nostra società”

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