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Campidoglio, le primarie infinite del centrosinistra. Municipi riluttanti: “Candidature imposte dall’alto”

La partita sulle primarie di centrosinistra nei municipi non è ancora chiusa: si faranno sicuramente in tredici municipi e ieri sera sono state definite le regole.

Ma in VIII e II, dove i presidenti uscenti Amedeo Ciaccheri di Liberare Roma e Francesca Del Bello del Pd vogliono ricandidarsi, la questione non è ancora risolta.

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Almeno, non per tutti. Il movimento di Ciaccheri non vuol saperne di passare attraverso una competizione interna e da Liberare Roma ribadiscono che le primarie “sarebbero un affronto al ruolo e al lavoro svolti in questi tre anni” . Dunque “non si faranno” .

A chiederle era stato il gruppo del Pd dell’VIII municipio che ancora oggi però dice “no a candidature imposte – commenta il segretario dem del municipio Flavio Conia – serve un confronto tra il presidente uscente e il Pd per avere chiaro quale sarà la progettualità futura”.

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Insomma, la quadra politica deve essere ancora trovata e Conia, pur consapevole dell’out- out di Liberare Roma (che minaccia di uscire dalla coalizione romana in caso di primarie), ritiene necessario un passaggio con Ciaccheri prima che venga decisa la sua candidatura senza primarie.

Lo stesso vale per Del Bello che si confronterà con i colleghi dem e anche con i militanti del circolo Salario, poco convinti di voler rinunciare alla competizione interna e lasciare la strada spianata all’attuale presidente del II.

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Questioni territoriali che ieri, durante il tavolo di coalizione finito a notte fonda, sono state affrontate cercando di evitare lo strappo da parte di Liberare Roma: un coordinamento che sarà composto da un uomo e una donna di ciascuna forza politica si occuperà non solo di organizzare le primarie ma anche di verificare che nei municipi II e VIII si trovi un accordo politico.

Per quanto riguarda gli altri territori (escluso l’XI dove da tempo si è deciso di candidare Gianluca Lanzi del Pd), per candidarsi c’è tempo fino al 30 maggio avendo prima raccolto tra le 400 e le 600 firme.

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Intanto aumentano i competitor alle primarie per il Campidoglio: parteciperà anche il deputato e consigliere di Sinistra per Roma Stefano Fassina che però è pronto a ritirare la sua candidatura se si presenterà una donna, il cui profilo politico lo convinca a fare un passo indietro.

Le donne che potrebbero scendere in campo al momento sono Imma Battaglia, paladina dei diritti Lgbt (sostenuta da Liberare Roma), che ha detto di essere pronta a scendere il campo “se il progetto mi convincerà” , ma si parla anche dell’avvocatessa Anna Falcone e della consigliera Cristina Grancio del Psi. Partito che si prepara a lanciare una sua candidatura.

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