Cannabis medica, assolto Walter De Benedetto: “Coltivava marijuana non per spaccio ma per uso medico”

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Walter De Benedetto è stato assolto. Il giudice del tribunale di Arezzo Fabio Lombardo ha dichiarato non colpevole di spaccio l’uomo, affetto da una grave forma di artrite reumatoide, che aveva deciso di coltivare nel giardino di casa la cannabis per uso terapeutico. Un’auto-produzione iniziata a causa della cronica carenza di farmaci cannabinoidi per i pazienti che li utilizzano per alleviare i dolori delle loro patologie.

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“Ce l’abbiamo fatta – hanno detto i legali Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti, uscendo dall’aula tra gli applausi – Walter è stato assolto perché dichiarato non colpevole di voler spacciare quanto invece aveva necessità di consumare per uso terapeutico”.

L’udienza era iniziata in mattinata senza De Benedetto, per via delle sue precarie condizioni di salute, aggravate negli ultimi mesi.

Ma la sua storia era cominciata due anni fa con un blitz dei carabinieri nella sua abitazione. Nel sopralluogo i militari avevano scoperto, forse su segnalazione di qualche vicino, una serra adibita alla coltivazione di piantine di cannabis. Sostanza che serviva e serve a De Benedetto per lenire i dolori lancinanti che la sua malattia gli provoca.

La quantità fornita dal servizio sanitario (un grammo al giorno) non era sufficiente. Una condizione che vivono molti malati, per questo la battaglia di Walter è diventata la battaglia di tutti. “Il dolore non aspetta – ha sempre detto Walter, appellandosi più volte anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella – mi assumo la mia responsabilità, mi sento a posto con la mia coscienza”.

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Questa mattina di fronte al tribunale di Arezzo ed in contemporanea in 18 città è stato organizzato un sit-in con partitie associazioni. A sostenere la campagna #IoStoConWalter  soprattutto l’associazione ‘Meglio Legale’ e l’Associazione Coscioni. Presenti ad Arezzo anche Caterina Licatini del Movimento 5 Stelle, Riccardo Magi di +Europa e il presidente e il segretario dei Radicali italiani, Igor Boni e Massimiliano Iervolino. Ma non solo, Anche il mondo della musica si è mobilitato con una canzone dedicata proprio a Walter. Si intitola “Matto”, testo di Erriquez della Banda Bardò (morto in febbraio), musica dei Matti delle Giuncaie.

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“Walter è assolto ma il caso non è chiuso, ce ne sono molti altri aperti e ce ne saranno ancora se non cambiano le leggi. La storia di Walter De Benedetto denuncia la finta guerra alla droga in atto nel nostro paese” rilancia ora Antonella Soldo, coordinatrice della campagna Meglio Legale.

Per questo si chiede di aprire la produzione di cannabis terapeutica anche a privati, semplificare la burocrazia e formare i medici. “Sono questi i passi fondamentali – conclude Soldo – che serve mettere in campo affinché altri pazienti non si trovino nuovamente ad affrontare l’iter giudiziario che ha dovuto percorrere De Benedetto”.

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