Ieri sera tappeto rosso affollatissimo per il ritorno di Harrison Ford nei panni di Indiana Jones (l’ultima volta era 15 anni fa). L’attore, 80 anni, ha ricevuto la Palma d’oro onoraria prima della proiezione del film Indiana Jones e il richiamo del destino. “Sono profondamente commosso per questo riconoscimento”, ha detto l’attore americano dopo aver ricevuto il premio dalle mani di Thierry Frémaux, delegato generale del Festival. Cinque minuti d’applausi e standing ovation per questa grande rentrée.
Indiana Jones, 10 cose che (forse) non sapete sulla saga di Harrison Ford
Oltre all’attesissimo incontro del cast di Indiana Jones con la stampa oggi è la giornata di ben tre film in concorso. Sono il film girato a Auschwitz The zone of interest di Jonathan Glazer, tratto liberamente dal romanzo di Martin Amis, sul comandante del campo di concentramento Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig. Quello che segna il ritorno del regista turco Nuri Bilge Ceylan About dry grasses, una storia d’amore in un remoto villaggio dell’Anatolia. Les filles d’Olfa di Kaouther Ben Haniala regista del primo film tunisino a essere candidato agli Oscar come miglior film internazionale è un’operazione curiosa che mescola realtà e fiction. Olfa è una donna tunisina, madre di quattro figlie. Un giorno, le sue due figlie più grandi scompaiono. Per colmare la loro assenza, la regista invita attrici professioniste e inventa un’esperienza cinematografica unica che solleverà il velo sulle storie di vita di Olfa e delle sue figlie.
Oggi è anche il giorno del film con Cate Blanchett The new boy presentato al Certain regard. Nell’Australia degli anni ’40, un bambino aborigeno di 9 anni arriva nel cuore della notte in un remoto monastero gestito da una suora rinnegata (Blanchett). La presenza del ragazzo disturba il mondo in equilibro precario in questa storia di lotta spirituale e di sopravvivenza.
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