Capodanno di guerra in Ucraina, tra coprifuoco e paura di un nuovo attacco

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Odessa – Fin da ieri mattina, all’Hotel Bristol di Odessa, si nota un gran via vai di personale alberghiero con liste di persone e vivande. Le hostess fanno avanti e indietro lungo i grandi corridoi e la reception è decisamente più trafficato del normale. Un cartello davanti alla grande scala annuncia la festa per la notte di Capodanno. Ma questa è l’eccezione che conferma la regola.

Non ci sono dubbi che questo per l’Ucraina sarà un Capodanno di guerra. Il coprifuoco alle 11 di sera è stato confermato. Il governo ha distribuito un vademecum su come festeggiare nel rispetto delle regole: pianificare in anticipo il rientro a casa, divieto di fermarsi per strada e in altri luoghi pubblici fuori dagli orari consentiti, assicurarsi di poter raggiungere i rifugi in caso di allarme aereo. “Inoltre, per motivi di sicurezza, non sono previste grandi celebrazioni in città. Il principale albero di Natale del Paese sarà illuminato durante il giorno di Capodanno”, si legge in una nota diffusa da Kiev.

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Poche eccezioni

A Odessa, non senza polemiche, si è deciso di consentire i festeggiamenti nei grandi alberghi e solo per le persone che vi pernottano. Ed è così che per staccare dalla routine della guerra molti hanno scelto questa opzione.

L’atmosfera di festa è però tutta un’altra cosa. L’amministrazione di Kiev aveva promesso di garantire l’approvvigionamento elettrico nelle case private in modo continuo almeno in questo giorno (che tra le festività, è quella più sentita in Ucraina). Ma gli attacchi del 29 dicembre hanno posto nuovi ostacoli al raggiungimento di questo obiettivo.

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Il fatto è che la paura di un attacco su scala maggiore rimane alta. L’offensiva missilistica lanciata giovedì da Mosca su numerose città ucraine potrebbe essere stato un test in vista di un’operazione più aggressiva. Il presidente Volodymyr  Zelensky non ha mai smesso di avvertire su quest’eventualità: “Il nemico farà di tutto per rendere il Capodanno il più cupo possibile”, aveva detto a Natale.

Torcia in tasca

 E in parte questo presagio si è già avverato: le strade la sera sono buie. Per muoversi a piedi è consigliabile avere una torcia o si rischia di essere investiti. Alle 11, ora del coprifuoco, assolutamente nessuno è più in strada, i bar smettono di servire alle 10. E cercare un taxi tra le 10 e le 11 è sconsigliabile.

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Anche l’intelligence britannica ha avvertito questa mattina dell’imminenza di un attacco: “La Russia potrebbe lanciare un altro attacco missilistico sul territorio ucraino nei prossimi giorni per cercare di minare il morale della popolazione durante il periodo festivo”, ha scritto nel briefing giornaliero su Twitter.

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Non c’è dubbio che sarà un inizio anno duro. Se le temperature a dicembre sono rimaste miti, da gennaio sono previste minime che metteranno duramente alla prova la popolazione. Il grande gelo, sommato ai continui blackout, rischia di realizzare quello che ormai sembra essere un obiettivo esplicito di Mosca: mietere vittime tra i civili.

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