Carlo Ancelotti sfida il Barcellona e giura amore eterno al Real: “Vorrei restare qui per sempre”

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MADRID – Un Carlo Ancelotti rilassato, capace di strappare le risate dei giornalisti con le sue battute. Per niente condizionato dalla tensione di un Clasico, domenica a Barcellona, che il suo Real Madrid affronta con nove punti di ritardo dai rivali storici. Un Ancelotti pronto a giurare fedeltà eterna al suo club, in attesa di ricevere segnali dalla proprietà dopo aver eliminato il Liverpool in Champions League. “Io sono convinto che in questa stagione vinceremo qualcosa, così il discorso finisce. Siamo indietro nella Coppa del Re e in campionato, ma non lo siamo in Champions”.

La festa del Real Madrid dopo il gol di Benzema al Liverpool

Ancelotti: “Impossibile, ma resterei sempre qui”

“Sono scelte che deve fare il club, ma io ho detto molte volte che resterei a vita qui. È impossibile ma lo vorrei. Il club deciderà a fine stagione e la mia speranza è quella di restare”. Così ha rotto gli indugi Ancelotti, di fronte all’ennesima domanda sul suo futuro e sull’ipotesi di diventare ct del Brasile a cui ha risposto con sincerità e schiettezza. “Mi godo ogni giorno che sto qui” ha continuato. “Se mi vorranno per altri tre mesi mi godrò quelli, se saranno tre anni farò la stessa cosa. E sarò sempre grato al club per tutto il tempo che sarò stato qui”.

“Militao ha tutto, ma non è molto guapo…”

La parte della conferenza stampa che più ha fatto sorridere i media spagnoli è stata quella dedicata a Vinicius e Militao: “Posso perdere un po’ di credibilità se dico che Vinicus è il miglior del mondo, che Militao è il miglior difensore del mondo, ma per me è la verità, sono abbastanza onesto” ha affermato Ancelotti. “Militao è tra i migliori del mondo, ha tutto. Se ha un difetto, è che qualche volta non è concentrato al 100%. Non posso dire che è perfetto, e nemmeno che è molto guapo…” ha aggiunto scherzando sul tatuatissimo terzino brasiliano. Molto meno leggero si è dimostrato sulla sfida col Barcellona: “Si può vincere se sei capace di tirare fuori il meglio sotto tutti i punti di vista: a livello individuale, collettivo, offensivo e difensivo. Non dobbiamo pensare che con questa partita potrebbe finire la Liga, ma solo alla possibilità di ridurre lo svantaggio dal Barça. Giocheremo un calcio offensivo, senza correre rischi andremo in attacco”.

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La forza difensiva del Barcellona

Tra Real e Barcellona sarà il secondo di tre scontri in poco più di un mese. Il primo è stato vinto dai catalani 1-0 nell’andata della semifinale di Copa del Rey, con un atteggiamento difensivo molto marcato. Il Barça ha vinto 21 delle 25 partite di campionato in questa stagione, perdendo solo una partita delle ultime 16. Ha il secondo miglior attacco con 47 gol, il capocannoniere Robert Lewandowski con 15 reti, ma sopratutto un impianto difensivo che ha subito solo otto gol in campionato, miglior rendimento nei primi cinque campionati europei. L’allenatore Xavi si aspetta che la sua linea difensiva venga messa a dura prova dal Real, ma l’esito sarà a suo favore: “Penso che il Real Madrid sarà più aggressivo del solito, ma siamo in grado di dominare contro di loro. Speriamo che il nostro stadio sia come una pentola a pressione”.

Le notizie peggiori per Xavi arrivano dai medici, che hanno tolto ogni speranza di poter recuperare Pedri e Ousmane Dembele dagli infortuni. “Non possiamo permetterci di perdere Pedri per altri due mesi” ci ha ragionato su il tecnico, “tutto dipende dalla sua salute fisica e dalle sensazioni che sta provando. La partita di domenica è decisiva, ma non è una finale e non rischieremo infortuni peggiori”.

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