Caro energia e scuola, dalla Lombardia Attilio Fontana rilancia la settimana corta: “Aule chiuse al sabato”

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Contro i rincari dell’energia, anche “la riduzione di un giorno scolastico, togliendo il sabato, può essere una strada già sperimentata altrove senza conseguenze negative”: lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervistato su Rtl 102.5, nel giorno della riapertura delle scuole dopo la pausa estiva.

Questa mattina, in Lombardia è ricominciata la scuola: un milione e 142mila studenti sono ritornati sui banchi senza mascherina e le limitazioni imposte in passato dal Covid. Ma a tormentare il nuovo anno scolastico è l’incognita dell’emergenza energetica, che fa lievitare i costi delle bollette degli istituti. A fare i conti è stata, ad esempio, la Città metropolitana di Milano, responsabile degli edifici delle superiori: per l’intero 2021 sono stati spesi poco meno di 24 milioni, per i primi sette mesi del 2022 (ma gli impianti di riscaldamento si spengono ad aprile) già 22 milioni.

Per il caro energia luci spente sul Pirellone e su Palazzo Lombardia: la notte al buio della Regione

E’ in questo quadro che il presidente della Regione rilancia l’idea di chiudere le scuole al sabato. Anche se Fontana invoca soprattutto altre misure. Il problema, dice, andrebbe risolto “in un altro modo”, magari “investendo di più per rendere più autonomo il Paese. Poi se saremo costretti a subire delle limitazioni faremo un ragionamento complessivo”. Quanto al rientro tra i banchi, Fontana ha assicurato che “ci siamo attrezzati per non avere intoppi”.
Quest’anno “c’è la grande novità che si ricomincia senza più limitazioni, senza distanziamenti e senza temere di dover usare le mascherine – ha continuato – diciamo che si ricomincia a vivere la normalità e credo che questo sia un altro grande messaggio: i nostri ragazzi sono stati eroici per due anni, per loro è stato molto pesante”

La settimana corta negli uffici comunali era stata una suggestione spuntata a Palazzo Marino. Il Comune di Milano sta studiando insieme a Politecnico e A2a un pacchetto di misure graduali per cercare di riasparmiare energia. E, in quest’ottica, il sindaco Beppe Sala aveva detto: “Sul tema dello smart working verrebbe da pensare che il meglio è un sistema in cui si garantisce giorni a settimana che parte dei dipendenti non vengano al lavoro, ma si conservi una presenza più o meno omogenea. Ma se si vuole risparmiare energia meglio chiudere il venerdì che il mercoledì, perché se chiudi al mercoledì ora che spegni e riaccendi è un problema”.

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