Cashback, partiti i primi pagamenti per 121 milioni di euro. I reclami: transazioni non registrate, così non si arriva a quota 10

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MILANO – Un milione e 750 mila ordini di pagamento via bonifico per circa 121 milioni di euro, in quattro giorni di operatività. Sono queste le cifre dell’avvio dei pagamenti del Cashback di Natale ad opera della Consap, la società che si occupa di gestire i rimborsi per conto del Mef e anche i reclami degli utenti che sono incappati negli inconvenienti tecnici soprattutto delle prime giornate. Siamo dunque a metà strada, stando ai dati che rende disponibili la società ed aggiornati a venerdì, rispetto al totale di circa 223 milioni di euro che sono stati maturati con lo shopping del periodo sperimentale.

I problemi segnalati: mancano le registrazioni delle transazioni per arrivare a quota 10

Non sono mancati in questi giorni neppure i reclami. A venerdì pomeriggio ne erano arrivati più di ottocento al portale aperto appositamente e che per questa fase sta gestendo solo le istanze relative al periodo 8 – 31 dicembre 2020, che si possono presentare fino al 29 giugno 2021. Il disservizio più diffuso, stando a queste segnalazioni, riguarda la mancata registrazione di transazioni sull’app IO che gli utenti sono certi di avere effettuato ai fini di raggiungere il minimo di 10 pagamenti elettronici per poter acquisire il diritto al rimborso del 10% delle spese.

Una problematica che era già emersa nelle ultime settimane e circa la quale la società PagoPa, che gestisce l’applicazione, aveva indicato alcune cause. In primo luogo, il fatto che l’adesione al Cashback non sia volontaria solo per i cittadini ma anche per i cosiddetti acquirer, gli operatori del settore dei pagamenti che ‘ricevono’ le carte e gli strumenti  elettronici di pagamento. Qualora questi non fossero iscritti al programma, i negozianti che ne usassero i servizi non potrebbero dare accesso al Cashback ai loro clienti. In secondo luogo, un motivo di esclusione inattesa è stata l’uso di uno strumento di pagamento ancora impossibile da registrare per il cashback: ci sono stati problemi per le carte valide sia come PagoBancomat che come carta di debito sul circuito secondario (con problemi in particolare individuati nelle giornate del 18 e 29 dicembre, poi i flussi di dati sono stati recuperati), mentre app come Apple Pay o Google Pay sono rimaste ancora fuori.

Pressing sui furbetti del cashback, ma l’intero programma è in discussione

Mentre procede il pagamento, alcuni aspetti del programma di rimborsi di Stato ritornano al centro nella dialettica politica. Da una parte, infatti, monta il pressing sul Mef perché si metta a fuoco il problema dei “furbetti del cashback”, segnalate dalle cronache in questi giorni e attivi in particolare alle pompe di benzina: utenti che fanno tanti micro-pagamenti (nello specifico, con decine di rifornimenti di carburante da pochi centesimi) pur di scalare la classifica del SuperCashback, il premio da 1.500 euro che va ai 100 mila maggiori utilizzatori del denaro elettronico in ciascun semestre del programma. “Stop ai furbetti del super cashback”, ha dichiarato la deputata della Lega, Laura Cavandoli, depositando una interrogazione al Mef per sapere quali iniziative siano allo studio. “Le microtransazioni a ripetizione, spesso praticate per esempio alle casse veloci del supermercato o dal benzinaio, sono comportamenti scorretti. Siamo a fianco del governo per sostenere le contromisure più opportune con cui contrastare al più presto questo fenomeno elusivo”.

D’altra parte, però, rinfrancato dall’intento dichiarato del governo Draghi di metter fine alle politiche dei sussidi a pioggia in favore di interventi mirati e razionali, lo stesso impianto del cashback viene messo in discussione con il suo carico di oltre 4 miliardi di euro. “Nell’ottica della sacrosanta distinzione tra debito buono e cattivo, occorrerà fare un tagliando non solo alla raffica di bonus – tra cui monopattini e rubinetti – ma soprattutto alla sperimentazione del cashback, che a fronte di un costo esorbitante per le casse dello stato – oltre 4 miliardi e mezzo – ha prodotto incentivi irrisori che hanno interessato quasi esclusivamente chi già usava la moneta elettronica”, ha scritto in una nota la presidente dei seatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini. “Bloccare il cashback per il prossimo anno significherebbe un risparmio di almeno un miliardo e mezzo di euro. E’ una delle eredità del precedente governo su cui forza italia sollecita un’attenta riflessione”, ha aggiunto Bernini.

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