Cashback, rivolta M5s sullo stop. Patuanelli: “Un errore sospenderlo”

Pubblicità
Pubblicità

MILANO – La sospensione del cashback, decisa ieri sera nel corso della cabina di regia con al centro il tema dei licenziamenti, apre un caso politico all’interno della maggioranza. A scagliarsi contro la decisione sono i parlamentari del Movimento 5 Stelle, tra i principali sponsor del provvedimento lo scorso anno.   “La sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”, ha detto il ministro delle Politiche agricole  e senatore M5s Stefano Patuanelli.

Cashback, stop dal primo luglio. Rimborsi solo per il primo semestre. Per lo Stato oltre 3 miliardi di risparmi

Ruocco: “Folle eliminarlo, ha obbligato i negozianti furbetti a mettere il Pos”

Ancora più netto il giudizo di Carla Ruocco, Presidente della commissione Parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario: “Il cashback ha obbligato i negozianti furbetti a mettere il pos, ha aiutato gli anziani ad attivare lo spid e una carta alla posta. Ha sostenuto i nostri giovani. Con il governo conte, anche con il cashback, investimmo nel futuro e nella digitalizzazione. Eliminarlo è folle!”, ha scritto su Twitter. La sospensione del meccanismo del cashback “è un grave errore. Ha stimolato l’uso dell’app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati”, hanno invece dichiarato in una nota i deputati del Movimento cinque stelle in commissione Finanze alla Camera. “L’incentivo – spiegano – ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed e’ una misura che si ripaga da sola.

Furfaro (Pd): “Un errore sospenderlo, avrebbe portato 9 miliardi di gettito”

Ma contro la decisione si schiera anche Marco Furfaro, della direzione nazionale del Pd. Il Cashback, ha scritto su Twitter, “ha costretto esercizi che si facevano pagare a nero a installare il Pos, contribuendo alla lotta all’evasione. Ha stimolato i consumi: entro il 2025 avrebbe prodotto un gettito fiscale di 9 miliardi (dati Mef). Sospenderlo è un regalo a chi lo detestava per queste ragioni”. Dello stesso avviso anche Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana; ” Dovevano bloccare i licenziamenti e invece hanno bloccato il cashback. Dovevano ascoltare le organizzazioni sindacali dei lavoratori e finora li hanno ignorati. In sostanza, al di la’ degli slogan il governo dei migliori ha finora eseguito il diktat di Confindustria”, ha detto Fratoianni.

Meloni: “Noi unici a dire fin da subito che era un’idiozia”

Plaude invece all’iniziativa del governo Giorgia Meloni. “Il cashback sarà ‘sospeso’ dal 1 luglio. Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *