Caso Consip, la procura di Roma chiede l’assoluzione per Denis Verdini

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“Da assolvere perchè il fatto non sussiste”. A chiedere l’assoluzione dell’ex parlamentare Denis Verdini è staa la procura di Roma nell’ambito del processo su uno dei filoni della maxi inchiesta sul caso Consip. Nel corso dell’udienza con il rito abbreviato il pm Mario Palazzi ha chiesto di fare cadere le accuse, con la stessa formula usata per l’ex forzista, anche per gli altri quattro imputati che avevano optato per questo tipo di rito: l’imprenditore Ezio Bigotti, l’ex parlamentare Ignazio Abrignani, l’ex ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi e l’ex ad di Consip, Domenico Casalino. Nei loro confronti le accuse sono, a seconda delle posizioni di turbativa d’asta, traffico influenze illecite e concussione. Nei confronti dell’imprenditore Alfredo Romeo, che non aveva chiesto l’abbreviato, il rappresentante dell’accusa ha chiesto il non luogo a procedere per turbativa d’asta.

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Nel procedimento compare anche Tiziano Renzi (accusato di traffico di influenze illecite e turbativa d’asta), padre dell’ex presidente del Consiglio e leader di Italia viva. Per lui e altri sei imputati che hanno scelto il rito ordinario, tra cui l’ex parlamentare Italo Bocchino, la procura ha ribadito la richiesta di rinvio giudizio.

In questo filone processuale si è costituto come parte civile l’ex ad di Consip Luigi Marroni in riferimento alle minacce ricevute dall’imprenditore fiorentino Carlo Russo.

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