Caso Regeni, “Repubblica” trasmetterà le udienze del processo contro gli ufficiali egiziani

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Sono passati cinque anni dalla morte di Giulio Regeni e nell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia comincerà, di fronte alla terza sezione della Corte di Assise, il processo a carico di quattro alti ufficiali dei servizi segreti egiziani accusati del suo sequestro, tortura, e omicidio. Come i nostri lettori sanno, dal 2016, Repubblica è impegnata in una campagna giornalistica permanente che non ha mai smesso di cercare la verità, di denunciarne le manipolazioni, di esplorare ogni angolo, dal Cairo a Roma, a Bruxelles, a Cambridge, allo scopo di offrire anche solo un brandello utile a ricostruire quanto accaduto nella capitale egiziana tra il 26 gennaio (data della scomparsa di Giulio) e il 3 febbraio del 2016 (giorno del ritrovamento del suo corpo).

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L’omicidio di Giulio Regeni, in questi cinque anni, grazie alla resilienza, al coraggio e alla dignità di una famiglia e del suo legale, al lavoro della Procura di Roma, dello Sco e del Ros di polizia e carabinieri, è diventato una vicenda di eco internazionale. E il processo che si apre sarà il primo momento di “verità e giustizia” pubblico. Per questo motivo Repubblica, in continuità con la sua campagna giornalistica permanente, per le stesse ragioni e con lo stesso spirito, consentirà a tutti i suoi lettori di seguire integralmente l’intero dibattimento. Sul nostro sito offriremo infatti le immagini e l’audio integrale di quanto accaduto in aula in ciascuna udienza. Le registrazioni – per decisione della Corte – verranno trasmesse sul nostro sito alla fine di ciascuna udienza e resteranno comunque disponibili in una “libreria” digitale che funzionerà da archivio e dove potranno essere consultate in qualsiasi momento man mano che le udienze andranno avanti.

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