Cavernago, uccide a coltellate il padre in giardino durante una lite: arrestato un trentenne

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Un uomo di 64 anni è stato ucciso oggi pomeriggio dal figlio trentenne, che lo ha accoltellato nel giardino della loro abitazione a Cavernago (Bergamo) in via Verdi, una villetta in cui Umberto Gaibotti, carpentiere in pensione, viveva con il figlio Federico.

L’omicidio al culmine di una lite, pare l’ennesima tra padre e figlio, è avvenuto intorno alle 13. I vicini hanno sentito le grida e dato l’allarme ma per il sessantaquattrenne non c’era più nulla da fare. Il figlio è stato subito preso in consegna dai carabinieri di Bergamo e arrestato per omicidio volontario.

Dalle prime informazioni sembra che tra i due (Gaibotti era separato dalla moglie che vive in un altro comune) le liti fossero molto frequenti e sempre legate, sembra, ai problemi di tossicodipendenza del ragazzo. La discussione era iniziata in casa, poi il 64enne ha cercato di uscire e lì è stato raggiunto dal figlio che lo ha colpito a coltellate. Il suo corpo, terminati i rilievi, è stato portato all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia, disposta dalla Procura di Bergamo.

Federico Gaibotti aveva da anni problemi di tossicodipendenza: in passato era stato titolare di uno studio di tatuaggi a Martinengo, sempre nella Bassa bergamasca. Le liti tra padre e figlio, pare causate dalle continue richieste di denaro per l’acquisto della droga, erano piuttosto frequenti e gli stessi carabinieri di Calcinate, la stazione competente per territorio, erano a conoscenza della situazione. 

Sotto choc i concittadini della vittima: Umberto Gaibotti, originario proprio di Cavernago, era infatti una persona stimata e descritta come grande lavoratore. La data dei funerali sarà stabilita soltanto dopo il nullaosta alla sepoltura, che verrà rilasciato dopo l’autopsia: l’esame servirà anche a chiarire con quanti fendenti Federico Gaibotti ha tolto la vita al padre.

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