C’è fila nel tunnel di Elon Musk che voleva cancellare il traffico. E che forse non è così geniale

Pubblicità
Pubblicità

Nel 2016 Elon musk scriveva sul suo diario preferito, vale a dire Twitter, quanto segue: “Il traffico mi farà impazzire. Costruirò una talpa meccanica e inizierò a scavare”. Non scherzava. Quell’hanno l’imprenditore americano ha fondato The Boring Company, un’azienda che promette ai suoi clienti di evitare il traffico percorrendo rapidamente tunnel sotterranei su una macchina elettrica: una Tesla, ovviamente.

Sei anni dopo giornalisti e addetti ai lavori del Ces – la fiera dell’elettronica di consumo più famosa al mondo – hanno provato in massa il Las Vegas Convention Center Loop, uno dei primi tunnel scavati e terminati da Boring Company. Molti filmati dei viaggiatori sono finiti sui social network e hanno incuriosito gli utenti. Le auto sfrecciavano veloci in un tunnel molto piccolo, illuminato come fosse una discoteca: non è qualcosa che si vede tutti i giorni.

Una clip in particolare, tuttavia, ha innescato la discussione più accesa. È quella che vedete in questa pagina. Il passeggero di una Tesla, che ha appena iniziato il suo viaggio, si trova in un ingorgo sotterraneo, ovvero tutto ciò che il servizio vuole evitare. L’autista spiega che forse il problema è causato dalla chiusura di uno dei tre scali del tunnel di 2,7 km. Ma il danno, a livello di immagine, ormai è fatto: si può fare la fila anche sottoterra, per la gioia dei detrattori di Musk che ritengono, fin dall’inizio, The Boring Company un progetto senza senso.

Per Time – che l’ha nominato “Person of the Year 2021 – il ceo di Tesla sarà anche un genio, ma i tunnel per molti non sono la sua innovazione più azzeccata: un sistema di trasporto sotterraneo efficente esiste già, ripetono da tempo, è si chiama metropolitana.

Il video della Tesla in coda nel tunnel, inoltre, fa rabbrividire gli utenti dei social che si sono chiesti quali siano le misure di sicurezza di tale servizio. The boring Company scrive sul suo sito che esistono uscite d’emergenza, sistemi anti-incendio e potenti sistemi di ventilazione che in caso di incendio aspirerebbero il fumo per permettere ai viaggiatori di uscire dai Loop incolumi. E poi afferma – citando esempi di sismi che in passato hanno creato molti danni in superificie ma non a tunnel – che in caso di terremoto i Loop sono un posto sufficientemente sicuro.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *