In Inghilterra le riaperture slittano di un mese per il timore della variante Delta. La data fissata per riavviare senza limiti pub, discoteche e ristoranti ora è appunto il 19 luglio. I ricoveri in terapia intensiva, secondo il premier potrebbero tornare altrimenti ai livelli della prima ondata. Più serrato l’intervallo tra prima e seconda dose, da 12 settimane si passa a 8. E in Italia? Sul tavolo degli imputati il mix di vaccini che non convince alcune Regioni, a partire dalla Campania di Vincenzo De Luca. Il ministro Speranza ha citato studi tedeschi per garantirne la sicurezza e l’efficacia. Che studi sono? Uno è stato realizzato dall’Università del Saarland (uno dei 16 laender federali) e l’altro è della Charitè (sciaritè) di Berlino, ospedale pure universitario. Hanno cominciato ad osservare i primi casi ad aprile, quando AstraZeneca era stato sospeso per volontà di Merkel, dopo i primi accertamenti sul nesso con le trombosi e quindi era nata la necessità di fare richiami con altri sieri. A confronto con persone immunizzate con un solo prodotto per prima e seconda dose, la combinazione eterologa ha mostrato un’efficacia migliore. A Repubblica parla Guido Rasi, il farmacologo ex direttore di Ema e ora consulente del generale Francesco Figliuolo. «Cambiare farmaco non solo non è pericoloso ma rafforza l’immunità».
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