“Cercavo il tesoro dell’isola di Montecristo”, racconta l’imprenditore riapparso in mare dopo 9 mesi

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“Cercavo il tesoro dell’isola di Montecristo”, ha raccontato al magistrato che lo ha interrogato Davide Pecorelli, 45 anni, l’imprenditore riapparso naufrago in mare su un gommone davanti a Livorno, a nove mesi dalla sua misteriosa sparizione: l’auto dell’imprenditore con resti umani fu ritrovata in Albania in gennaio dove l’uomo era in missione d’affari. Il racconto di Pecorelli, che prima della sparizione aveva mostrato difficoltà economiche, è ora tutto da verificare.

Naufrago in mare imprenditore scomparso a gennaio

L’uomo ha parlato agli inquirenti di Perugia, che lo hanno sentito come persona informata sui fatti, di un presunto “tesoro” che voleva cercare all’isola di Montecristo. In effetti, quando è stato recuperato in mare, Pecorelli avrebbe avuto con sé sul gommone un piccone, una vanga, una mappa con indicati alcuni punti dell’isola, ed è poi risultato che l’imprenditore aveva preso in affitto un garage probabilmente per custodire il tesoro. Un’avaria al motore del gommone ha fermato la sua missione.

La Procura di Perugia ha aperto un fascicolo dopo la denuncia presentata dalla compagna di Pecorelli in seguito alla sua scomparsa. I magistrati perugini si metteranno ora in contatto con le autorità giudiziarie dell’Albania dove, a Puke, si erano perse le tarcce di Pecorelli in gennaio.

L’auto, che l’uomo aveva noleggiato, era stata trovata bruciata. Dentro qualche effetto personale e alcuni frammenti ossei che non vennero però mai attribuiti a lui. Pecorelli – sempre in base all’indagine – avrebbe poi raggiunto la Toscana a bordo di autobus di pellegrini dopo avere trascorso un periodo in una comunità vicina a Medjugorje.

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